lunedì, settembre 22, 2014

Finalmente: il Personal Democracy Forum in Italia!



Tra una settimana esatta, il 29 settembre, a Roma si svolgerà il Personal Democracy Forum Italia.

Si tratta del primo evento di cui curo interamente i contenuti e della prima edizione italiana del Personal Democracy Forum, con cui collaboro dal 2010 (qui il programma).

Chi mi conosce sa che questo per me non è un evento come tanti, né un incarico di lavoro come gli altri.

Sono stata alla prima edizione di PDF (la sigla genera confusione, lo so) nel 2007, mentre facevo un tirocinio a New York: in quel periodo iniziavo a interessarmi di politica e, da quelle parti, cominciava una campagna elettorale che avrebbe cambiato parecchie cose.

Non ho più smesso di occuparmi di politica, né di andare a PDF, sia a New York che altrove: nel 2009 l'organizzazione decise di tenere il suo primo evento europeo a Barcellona e mi coinvolse come moderatrice di una tavola rotonda (in quella edizione, tra gli speaker, c'erano Diego, Antonio, Alberto... e anche un certo Julian Assange).
Dopo ci fu l'offerta di lavorare con loro, un'altra conferenza a Barcellona e numerose altre in diversi paesi europei.

Nel frattempo ho scritto parecchio, prevalentemente di cose che succedevano altrove, ma, allo stesso tempo, ho trovato anche in Italia una comunità di persone come quella che fa parte di PDF negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
Persone che si occupano di temi che mi stanno a cuore: di diritti, di cambiamento delle dinamiche sociali, di un uso intelligente della tecnologia, che è uno strumento per creare, raggiungere obiettivi, coinvolgere sempre più persone, che dà possibilità a chi non ne aveva molte, che fa diventare il mondo un po' più grande.
Che può generare ulteriori diseguaglianze, anche, che non è scevro da dinamiche di potere e controllo, che non ha mantenuto molte promesse. Ma che può aiutare a mantenerne altre.

In questi anni sono successe molte cose e mi ha fatto sorridere riguardare la scaletta della seconda conferenza europea, targata 2010, sempre a Barcellona (certo, l'ho conservata, certo, quando parlo di tigna, ecco). Molte cose sono cambiate, molte hanno seguito il loro corso, diverse sono emerse in modo del tutto inatteso (o no?).

Ma dopo anni di tentativi, questo è un traguardo di cui sono contenta in modo particolare.
Perché - spero - darà un contributo a un dibattito sano, di alto livello e di respiro internazionale. Perché porterà in Italia speaker da tutto il mondo e li metterà a confronto con le migliori esperienze italiane.
Perché, come succede a me da diversi anni, mi auguro che l'ascolto e il confronto possano essere di ispirazione per riflettere e per agire. Per fare un salto dal quotidiano alla prospettiva, una cosa sempre più rara, di cui si sente sempre più il bisogno.

Da organizzatrice e curatrice della conferenza, spero che chi verrà abbia semplicemente la stessa esperienza che ne ho io: spalancare gli occhi, la testa, aver davvero bisogno delle pause per elaborare, aver voglia di andare a parlare con quello speaker o chiacchierare col vicino di quel che si ha appena sentito, pensare più volte "ecco, voglio fare questo/potrei fare questo/farò questo". Spero che chi verrà riuscirà ad allentare un pochino la presa delle cose da fare e immergersi.
Gli speaker in programma sono incredibili: non ve ne pentirete!

E agli altri... beh, c'è ancora tempo per iscriversi, eh!

Ci vediamo lunedì prossimo a Roma!