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martedì, novembre 22, 2011

Identità online: da Salman Rushdie all'uomo comune (forse)

Mini-seguito alla conversazione sull'identità online, dopo l'articolo su Salman Rushdie e l'identità persa (per un giorno) su Facebook.
M. sostiene che Rushdie dovrebbe limitarsi all'uso della pagina fan di Facebook (per intenderci: quella usata da aziende ed analoghe entità "non personali", ma poi anche da personaggi famosi)


Io ho qualche dubbio su questa posizione, e per due motivi:

1. In questo modo si verifica il paradosso per cui il personaggio famoso è scoraggiato all'uso personale del social network. Ora, certo, avere un profilo su Facebook non è certo un diritto costituzionale, è comunque gratuito e si potrebbe anche sostenere che questo è uno dei prezzi da pagare per la celebrità, alla pari di essere seguito da paparazzi o fermato per strada da sconosciuti. Diciamo che è un paradosso curioso, se non altro.

2. Ci sono sfumature tra individuo privato e personaggio pubblico, non dal punto di vista personale, quanto da quello economico: in assenza di una politica chiara e definita (Facebook ha avuto un occhio di riguardo per lo scrittore celebre?), ad esempio, quanto vi vuole perché qualcuno porti in tribunale Zuckerberg&co. affermando di aver avuto danno economico da un trattamento di questo tipo?

Insomma, questo caso può diventare un precedente?
I termini di servizio che accettiamo all'atto dell'iscrizione sono sufficienti a garantire la posizione dell'azienda in casi del genere? Anche in presenza di casi atipici?

Qualche altro spunto sul tema dell'identità online e sui social network come possibili sistemi di identificazione elettronica.

2 commenti:

  1. è il primo caso, su fb, in cui un personaggio pubblico si trova in questa situazione? la storia personale di rushdie può avere influito?

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  2. In questo momento non me ne vengono in mente, ma devo pensarci.
    Quanto all'altra domande, non so se si tratti di storia personale o del semplice "essere famoso". Ma sono sicura che ci sono altri famosi che usano addirittura nomi d'arte su Facebook, altro che primo o secondo nome.

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