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lunedì, settembre 11, 2006

Senza coda (quasi con colpevole ritardo)

Quando durante il quinto anno di università vedevo Marco a lezione si vedeva che era sempre stanchissimo. Gli ultimi corsi, gli ultimi esami, la tesi. L'urgenza di finire, più di altri, perchè lui qualcosa da fare ce l'aveva già.
Aveva scritto un libro e la sua stanchezza era dovuta anche ai viaggi in giro per l'Italia da un editor a un altro, all'uscita del libro rimandata un paio di volte.
Poi, lo scorso anno, a luglio Marco si è laureato e ha lasciato Bologna. Io sono partita per gli Stati Uniti e sono tornata a Natale. Quando gli ho fatto gli auguri mi ha detto che il libro era finalmente uscito e stava andando bene. L'ho comprato e letto dopo un paio di mesi, ma ho sempre avuto una certa remora a scriverne, perchè io riesco a scrivere di tutto tranne che di libri e temevo di ottenere effetti contrari.

Sono contenta che Marco stia riscuotendo successo perchè è una persona umile e scrive bene (..e per la sua opera prima non ha scritto di sè, cosa che ho apprezzato parecchio!!). E sono contenta che se ne siano accorti anche al premio Campiello dove "Senza coda" ha vinto il premio per l'opera prima!



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