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martedì, novembre 15, 2011

Le regole dell'identità su Facebook - the Salman Rushdie edition

Forse, contrariamente a una frase latina, il nostro destino non è nel nome. Ma saranno i social network a deciderlo?
Lo strano caso di Salman Rushdie che per un giorno ha perso il nome (sul suo profilo Facebook).
Ne ho scritto su Apogeonline.

4 commenti:

  1. Grazie del link. Come sempre apprezzo molto i tuoi articoli per la fluidità e la chiarezza del tuo stile. Nel caso di Rushdie però sono rimasto un po' sbalordito. Viste quante ne ha passate, lo facevo più "scafato" e che avrebbe preso il malfunzionamento di Facebook con un sorriso o scrivendo un articolo ironico. In ogni caso il tuo articolo pone riflessioni interessanti sull'identità: siamo come ci vedono gli altri o come vorremmo essere noi? Dubbio ancestrale, più antico dei social network ;)

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  2. Beh, magari invece proprio perché per anni ha dovuto nascondersi dalla fatwa ha avuto un moto di rabbia per una cosa "risolvibile" in qualche modo, chissà...

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Livio, se ti interessa, ecco qualche altro spunto di riflessione: http://svaroschi.blogspot.com/2011/11/identita-online-da-salman-rushdie.html

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