Grazie del link. Come sempre apprezzo molto i tuoi articoli per la fluidità e la chiarezza del tuo stile. Nel caso di Rushdie però sono rimasto un po' sbalordito. Viste quante ne ha passate, lo facevo più "scafato" e che avrebbe preso il malfunzionamento di Facebook con un sorriso o scrivendo un articolo ironico. In ogni caso il tuo articolo pone riflessioni interessanti sull'identità: siamo come ci vedono gli altri o come vorremmo essere noi? Dubbio ancestrale, più antico dei social network ;)
Beh, magari invece proprio perché per anni ha dovuto nascondersi dalla fatwa ha avuto un moto di rabbia per una cosa "risolvibile" in qualche modo, chissà...
Grazie del link. Come sempre apprezzo molto i tuoi articoli per la fluidità e la chiarezza del tuo stile. Nel caso di Rushdie però sono rimasto un po' sbalordito. Viste quante ne ha passate, lo facevo più "scafato" e che avrebbe preso il malfunzionamento di Facebook con un sorriso o scrivendo un articolo ironico. In ogni caso il tuo articolo pone riflessioni interessanti sull'identità: siamo come ci vedono gli altri o come vorremmo essere noi? Dubbio ancestrale, più antico dei social network ;)
RispondiEliminaBeh, magari invece proprio perché per anni ha dovuto nascondersi dalla fatwa ha avuto un moto di rabbia per una cosa "risolvibile" in qualche modo, chissà...
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RispondiEliminaLivio, se ti interessa, ecco qualche altro spunto di riflessione: http://svaroschi.blogspot.com/2011/11/identita-online-da-salman-rushdie.html
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