martedì, novembre 15, 2011

Le regole dell'identità su Facebook - the Salman Rushdie edition

Forse, contrariamente a una frase latina, il nostro destino non è nel nome. Ma saranno i social network a deciderlo?
Lo strano caso di Salman Rushdie che per un giorno ha perso il nome (sul suo profilo Facebook).
Ne ho scritto su Apogeonline.

4 commenti:

Livio (Milano) ha detto...

Grazie del link. Come sempre apprezzo molto i tuoi articoli per la fluidità e la chiarezza del tuo stile. Nel caso di Rushdie però sono rimasto un po' sbalordito. Viste quante ne ha passate, lo facevo più "scafato" e che avrebbe preso il malfunzionamento di Facebook con un sorriso o scrivendo un articolo ironico. In ogni caso il tuo articolo pone riflessioni interessanti sull'identità: siamo come ci vedono gli altri o come vorremmo essere noi? Dubbio ancestrale, più antico dei social network ;)

Antonella Napolitano ha detto...

Beh, magari invece proprio perché per anni ha dovuto nascondersi dalla fatwa ha avuto un moto di rabbia per una cosa "risolvibile" in qualche modo, chissà...

Antonella Napolitano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Antonella Napolitano ha detto...

Livio, se ti interessa, ecco qualche altro spunto di riflessione: http://svaroschi.blogspot.com/2011/11/identita-online-da-salman-rushdie.html