giovedì, aprile 29, 2004

Giochillo

Premessa: non si collega al messaggio precedente sull'umorismo.

Premessa 2: Ok, magari è stupido.

Oppure no - global.

Oppure quel che vi pare.

Magari a qualcuno serve per esorcizzare. O per simpatici fotomontaggi, o per perdere tempo.

Insomma, un giochino della domenica. Non sono mica un servizio pubblico, IO!

Umorismo retroverso

Premessa: non credo che l'umorismo tenda sempre a far ridere. Spesso vuol far sorridere, a volte fa pensare.

Più frequentemente diventa qualcosa di connaturato. Cioè sei così abituato a pensare e parlare e - magari inconsapevolmente - avere (o usare?) un certo tipo di umorismo che a un certo punto non puoi fare a meno di dire certe cose. Magari pensando che sono divertenti per te, mica per gli altri (della serie "rido dentro"). E quindi senza pensare se faranno ridere o no. Insomma, non di sole barzellette vive l'umorismo..

Ho sempre pensato che esistessero due modi di ricezione dell'umorismo:

1. tu fai una battuta (che evidentemente trovi) divertente e gli altri ridono perchè la ritengono tale

2. tu fai una battuta (che evidentemente trovi) divertente e gli altri non ridono, o ridono per cortesia, senza trovarla tale

Ecco, è evidente che mi è sfuggito qualcosa nella mia percezione delle forme di umorismo.

Mi trovo sempre più spesso a dire cose (non serie) che io stessa non trovo particolarmente divertenti, semplicemente perchè mi viene spontaneo, insomma, quella forma di umorismo connaturato di cui sopra. Invece le persone che mi sono intorno le trovano particolarmente divertenti. Cioè non divertenti da sorriso di circostanza. Ridono, proprio.

E io mi ritrovo con una faccia sconcertata e anche un po' seria. Oppure, a volte, sorrido per gentilezza, come le circostanze impongono.

lunedì, aprile 26, 2004

Samuele Bersani gentilmente segnala...

Ieri concerto in piazza Garibaldi a Parma, in occasione del 25 aprile.Bandabardò, Mario Venuti e Samuele Bersani.

Tralascio la parte meramente musicale.
Noi non potevamo vederlo, perchè eravamo al concerto in piazza, appunto, ma su Rai 1 Domenica In trasmetteva un'intervista a Donato Bilancia, serial killer condannato per aver ucciso 17 persone. Tra l'altro (almeno stando a quanto ho letto ieri su Repubblica), pare che ci siano registrazioni in cui Bilancia ammette l'intera colpa e afferma di avere intenzione di mettere in atto strategie per far credere di avere avuto dei complici e farsi credere pazzo per poi avere modo di farsi ricoverare in qualche istituto e uscire prima del tempo.

Possibile che pur di battere il baraccone circense di Costanzo su Canale 5 si arrivi a questo?

Dare spazio, popolarità (e soldi) a una persona che non chiede altro? Perchè, si sa, i personaggi, finchè restano tali, sono quasi intoccabili...

"Nel bene o nel male, l'importante è che se ne parli...".

Appunto.

Rodari

Un punto piccoletto,
superbioso e iracondo
"Dopo di me - gridava -
verrà la fine del mondo!".
Le parole protestarono:
"Ma che grilli ha pel capo?
Si crede un Punto-e-basta,
e non è che un Punto-e-a-capo".
Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso,
e il mondo continuò
una riga più in basso.


Gianni Rodari

lunedì, aprile 19, 2004

La frase del mese

Ognuno ha la patologia che si merita.

La verità nella tua mentalità è che la fiction sia meglio della vita reale...

Dicono che è morto da eroe. Se avesse avuto paura la sua vita avrebbe avuto meno valore? La vicenda sarebbe meno tragica?

C'è sempre la spaventosa tendenza a creare personaggi.
Oggi è il turno del bodyguard che affronta la morte con coraggio.

Non ho visto filmati, non so se sia vero, se è possibile che qualcuno mentre scava la propria fossa possa pensare di dire questa frase da Bruce Willis nostrano.

Il che, poi, potrebbe pure essere possibile, chi lo sa cosa si può pensare, dire o fare in situazioni estreme, forse senza nulla da perdere, e comunque senza alcun controllo sulla situazione?

C’è sempre la spaventosa tendenza a creare personaggi.

E così ci accaniamo sulla vita altrui, non importa se vera o presunta tale, se dichiaratamente costruita o accuratamente celata.

Ma poi ci offendiamo nel sentirci chiamare guardoni. In fin dei conti…That’s entertainment!!

La fiction, si sa, è sempre meglio della vita reale.

La porta è sempre troppo lontana dal divano.

Perché alzarsi?

venerdì, aprile 02, 2004

Un'inspiegabile forma di cortesia

Oggi pomeriggio mentre ero in giro sono stata fermata da una di quelle classiche signore che propagandano opuscoli irritanti e vagamente catastrofici. Testimoni di Geova, of course.

Dopo la mia dichiarazione classica "sto andando di fretta" (che casualmente era vera) la signora sembrava aver desistito, ma ecco che mi prende un raptus: sarà la gentilezza della signora, sarà che ha una certa età (è così che ti fregano, dannazione!!), ma mi lascio scappare un "Guardi, se vuole può darmelo, ma devo proprio scappare". Tutto questo SENZA-LA-BENCHè-MINIMA-INTENZIONE-DI-LEGGERLO.

Perchè? Perchè? So benissimo cosa accadrà all'opuscolo, vale a dire guarderò la foto in copertina e butterò il tutto nella pattumiera.

E allora perchè mi sono fatta prendere da questa forma di cortesia verso una persona verso cui umanamente (nel senso di: in quanto essere umano) non ho niente da contestare, ma che concettualmente mi irrita (annotazione a margine non fondamentale)?

Avrei potuto uscirne con educazione in due secondi. Perchè sono stata gentile e più disponibile del dovuto anche se non ce n'era il benchè minimo bisogno?