mercoledì, dicembre 31, 2008

But now it just may be a happy New Year

I think I should be laughing
Yet I forget
Forget how to begin

I'm feeling something inside
And yet I still can't decide if I should hide
Or make a wide open grin

Last week I wanted just to disappear
My life was dust
But now it just may be a happy New Year
A happy New Year




Gli auguri di buon anno li affido a una di quelle poche cose che mi mette di buonumore sempre e comunque.

martedì, dicembre 30, 2008

Il presidente che impara quello che dovrebbe già sapere

A sentire Karl Rove George W. Bush è un accanito lettore. Dopo avergli consigliato di leggere il Gattopardo, Richard Coehen conclude così:

My hat is off to Bush for the sheer volume and, often, high quality of his reading. But his books reflect a man who is seeking to learn what he already knows. The caricature of Bush as unread died today -- or was it yesterday? But the reality of the intellectually insulated man endures.


(Washington Post, Wall Street Journal)

venerdì, dicembre 19, 2008

It's closing time, all over again

Ecco, io avevo pensato di scrivere una cosa, ma ero quasi sicura di averla già scritta sul blog e così l'ho cercata.
L'ho trovata e ho scoperto, quasi sorpresa, che è stata scritta esattamente tre anni fa, dicembre 2005.
Vale ancora, per la cronaca.

lunedì, dicembre 15, 2008

Domani ad UnAcademy "Obama, il cambiamento che si fa governo"

Il 20 gennaio uscirà un libro su questo anno elettorale negli USA e sul presidente eletto (sono in già in attesa!).
Gli autori, Mattia Diletti e Mattia Toaldo, saranno tra i relatori di un incontro per fare il punto della situazione post-elezioni di Obama, in attesa dell'insediamento. La discussione avrà come protagonisti anche Paolo Ferrandi, giornalista e blogger, e Antonio Sofi.

L'incontro ha titolo "Obama, il cambiamento che si fa governo. Strategie digitali e prassi politiche, durante e dopo la campagna elettorale" e si svolgerà domani, 16 dicembre alle 22 ad UnAcademy.
Iscrizioni qui.

[Nota personale: posto che i relatori sono amici e persone che stimo devo dire che non mi viene in mente un gruppo di persone più competenti in materia]



venerdì, dicembre 12, 2008

Le parole che sa usare

Le parole con cui ti ho lasciato non ci sono perché io non ho usato parole, per non dovermi poi pentire. Sono le parole di chi non ha parole. Sono le parole di chi pensa che le parole non servano. Sono le parole che mi tengo per me. Sono le parole che prima o poi mi pentirò di non aver usato. Erano le parole che avrei voluto dirti.
Quelle parole tornano di sera, quando la sera finalmente arriva e, con tutte quelle parole a far compagnia, sembra non voler finire mai.


La Tengi
è ospite su Grazia questa settimana. E voi, se non lo avete già fatto, dovreste andare a leggere. Sì, tipo, subito.

giovedì, dicembre 11, 2008

PslA (dove P sta per Pazienza)

Il fatto è che voi non ve ne accorgete che il tempo passa, se qualcuno non ve lo dice. Tutti presi a creare prodotto interno lordo (facendovelo fumare da Lehman Brothers), sposarvi, condurre alla sconfitta la vostra squadra di ammogliati (chè, se siete scapoli, avete di meglio da fare – o almeno così credete, poveri illusi), crescere pargoli, creare immortali calembour che su FriendFeed moriranno entro le prossime ventiquattr’ore, sognare di fare sesso con Sarah Palin o, in alternativa, Maria Vittoria Brambilla. Fermatevi, dannazione. Se non ve ne siete accorti, Natale è arrivato, puntuale come l’influenza di ceppo asiatico, l’incremento della rata del mutuo, la lettera di un’adolescente morta tra atroci sofferenze inviata a Uolterveltroni. Come il Post sotto l’Albero.


Ieri sera gironzolavo nella posta alla ricerca di una cosa di un paio d'anni fa e mi è capitato di trovare le mail di sollecito del Post Sotto l'Albero del 2006. E ho pensato che da anni quest'uomo paziente si prende pazientemente la briga di darsi da fare, ricordare, scrivere, sollecitare, invitare, frantum...ops.

Ed è una cosa bella, una serie di cose belle. Il tempo di qualcuno, il tempo per scrivere, per chiederti di scrivere, di ricordarti di scrivere, di ri-ricordarti di scrivere, di trovarti nuovi modi per dirti che, ecco, potresti scrivere entro sto benedetto otto dicembre.

Insomma, eccola qui, la raccolta di post sul Natale scritta dai blogger (ecco, ora sì che suona inquietante)! Grazie.


...ah, vi dovevo dire di leggerlo, il PslA? E che altro pensavate di farci?
(uh, no, facciamo che non rispondete)

Infrasettimanali

Ieri sera, a distanza di cinque minuti.

Mia madre al telefono: "Tuo padre è, ehm, sul divano. Sta vedendo la partita della Juve e...sì, dice che finisce tra 7 minuti. Ok, ti chiamiamo tra otto minuti".

Amico al telefono: "Ah, scusa se ieri non ti ho risposto al sms, ero allo stadio, ero appena arrivato e allora...".

[no, solo per dire che fino all'anno scorso dovevo tarare le mie comunicazioni telefoniche solo su un genitore e su una squadra. Ora anche su svariati amici e un'altra squadra. Ma un tempo le partite di Coppa non le facevano tutte lo stesso giorno?]