lunedì, gennaio 21, 2013

"Reality check" per il Partito Pirata in Germania

Foto: Skolem (CC BY-SA 2.0)
Le elezioni nello stato tedesco Niedersachsen - Bassa Sassonia in italiano (ma lo stato è nel nord della Germania) - hanno portato non solo una sconfitta del premier Merkel, ma anche del Partito Pirata (edit: 1,9% secondo i risultati più aggiornati), che proprio in Germania ha ottenuto i migliori risultati nel corso degli ultimi due anni, dal 9% nel Parlamento berlinese in poi.

Nell'ultimo anno si è parlato molto del loro approccio ai temi del digitale, del loro salto di qualità quando hanno deciso di creare un programma che coprisse tutti i temi, del loro lavoro da parlamentari a confronto con la politica tradizionale. Oggi lo Spiegel definisce questo risultato elettorale "reality check" : a quanto pare, i Pirati non si aspettavano un simile risultato

Cosa è successo ai pirati tedeschi?
Ecco l'analisi di Jon Worth su Techpresident:
Views about the Pirates' predicament vary. Markus Beckedahl, a prominent net politics activist who writes about civil liberties and online privacy on his widely read Netzpolitik blog, believes that part of the problem lies with the poor quality of the members of parliament the Pirates have brought in and the limited impact they have had since their election. A second problem is that the party airs all its dirty laundry in public, something that traditional parties keep away from the prying eyes of the press.
Ma con le elezioni nazionali a fine 2013 qual è la strada da percorrere per i Pirati per sperare di raggiungere il 5% ed entrare nel Parlamento nazionale?
Ancora dallo Spiegel:
National party boss Bernd Schlömer [...] would like to see the party abandon its "issues instead of faces" motto, which focuses on platforms rather than politicians and instead put the party's best and brightest in the spotlight. The question is whether the party base -- and voters -- will remain patient enough to go along with him.
Insomma, imparare dai propri errori e cercare di capire cosa prendere della politica professionale. Perché, archiviato il fattore novità, i Pirati ormai giocano nel campo "dei grandi".
Gli scontenti sono ancora molti, ma l'essere dilettanti della politica ha smesso di essere un valore.
Un'utile indicazione anche per il Movimento 5 Stelle?


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