venerdì, gennaio 06, 2012

In Bielorussia una nuova legge sull'accesso alla Rete: ma è davvero censura?

[aggiornamento 11 gennaio: A last word on Internet "blocking" in Belarus]

Red Church - photo by archer10
Oggi in Bielorussia entra in vigore una legge con alcune disposizioni sull'accesso al web.

Negli ultimi giorni questa legge ha suscitato commenti e interpretazioni contrastanti dai commentatori del settore, con un'interpretazione prevalente che vuole che questa legge - in teoria principalmente indirizzata alle imprese - contenga in realtà elementi che possono portare a chiudere o limitare fortemente l'accesso ai siti web stranieri.

Ma equivale davvero alla "chiusura del web straniero"?
La situazione è complicata, se si sfugge ai titoli ad effetto e così ho provato a spiegarlo su TechPresident, con le informazioni in mio possesso (anzi, rinnovo la richiesta di volontari in grado di leggere il russo per provare a capirne di più).
Al momento, infatti, il testo della legge è disponibile solo in russo e le interpretazioni di due madrelingua russi sono contrastanti: Peter Roudik, che scrive sul sito della Biblioteca del Congresso USA, è stato il primo a rilanciare la notizia con l'interpretazione negativa di cui sopra, rapidamente ripresa sul web da molti.
Per contro, il giornalista Cyrus Farivar ha intervistato Keir Giles, direttore del Conflict Studies Research Centre di Oxford, il quale sostiene che la legge contenga praticamente disposizioni che interessano solo le imprese, che non vi sia menzione di accesso ai siti stranieri e che la legge sia stata male interpretata.

Un tentativo di censura o un pregiudizio verso la Bielorussia?
Se pregiudizio c'è, non è solo americano: la legge, infatti, nasce dal decreto presidenziale n.60 che il presidente Lukashenko ha firmato addirittura nel febbraio 2010 e su cui l'OSCE e Freedom House hanno manifestato parecchi dubbi in alcuni report ufficiali.

La Bielorussia comunque nega interpretazioni di questo tipo: in Italia, anzi, invia una richiesta di rettifica al Sole24ore (la segnalazione mi è arrivata, tra l'altro, proprio dall'account Twitter dell'ambasciata bielorussa in Italia, che deve aver visto che ne avevo scritto).


Insomma, come si dice, to be continued...