mercoledì, marzo 20, 2013

Appunti su Future Perfect / 3 Brickstarter, i contribuenti finanziano lo sviluppo locale

Brickstarter
Ancora appunti da Future Perfect (qui le parti uno e due).

Brickstarter nasce in Finlandia ed è una piattaforma che consente di trasformare idee in progetti concreti, idee legate allo sviluppo di iniziative locali. Qui una piccola introduzione.
Ecco cosa ne scrive Johnson:
A peer network builds tools that let a peer network of neighbors identify problems or unmet needs in a community, while other networks propose and fund solutions to them. 
Why isn’t that a model that could productively supplement, if not partially replace, the existing democratic forms that govern most communities, in the developed world at least? Some might object that such a system would favor wealthier communities over poorer ones: the empty lots would get converted into gleaming playgrounds in the neighborhoods with the time and money to contribute to Brickstarter; but they’d remain eyesores in the neighborhoods that were living hand to mouth. But the money you're donating to Brickstarter doesn't have to be spare change you have lying around in your bank account. 
Imagine, instead, that the money comes in the form of actual tax dollars.

Cosa succederebbe se potessimo, da contribuenti, finanziare in modo specifico (e cioè con parte delle nostre tasse) la creazione di un piccolo parco nel quartiere, in quello spazio che da anni rimane di fatto un parcheggio perché non ci sono soldi?

Il rischio è quello di una maggiore confusione nel rapporto con le istituzioni: i cittadini che cercano di imporre i propri temi e problemi potrebbero portare a uno scenario di critica costante, tirando da una parte e dall'altra una "coperta" economica sempre troppo corta, e senza avere la visione di sistema degli amministratori pubblici. In più, appunto, si potrebbero ulteriori disuguaglianze tra quartieri ricchi e quartieri poveri.
Ma questo tipo di coinvolgimento anche economico (in inglese c'è un modo di dire: "put your money where your mouth is") potrebbe anche risultare più genuino o portare a una partecipazione più strutturata e costante.

C'è molto da riflettere (e sì, non siamo la Finlandia), ma è possibile che da questo nasca un modello per una governance istituzionale nuova - e magari un po' più partecipata)?

lunedì, marzo 18, 2013

State of the Net 2013. Tema: la complessità.

State of the Net 2012
State of the Net torna il 31 maggio e 1 giugno, sempre a Trieste: le iscrizioni sono aperte! E il tema guida di cui c'è davvero bisogno nelle analisi di quello che ci circonda e dei numerosi cambiamenti che stiamo vivendo: la complessità.

Dal post di Beniamino, Paolo e Sergio:
Mentre internet ci permette ogni giorno di più di disintermediare le relazioni e abbattere i costi di transazione, le grandi organizzazioni del nostro tempo tendono al contrario a complicare sempre più il modo in cui operano e interagiscono con le persone. [...]
E, tuttavia, come si concilia l’esigenza di inseguire scenari di lungo periodo in un mondo che costringe a inseguire continui cambiamenti negli strumenti, nei metodi e nelle pratiche? Come adegueremo i nostri sistemi di pensiero, di produzione e di mercato in un’epoca che sembra non conoscere più la stabilità e ci sottopone a un’evoluzione sempre più rapida?

La complessità nei principali settori della vita e dell’economia costituirà dunque il filo conduttore lungo il quale si articolerà il programma della conferenza di quest’anno. Parleremo di aziende, di informazione, di politica, di musica. Parleremo naturalmente anche di crisi e di quali energie e specialità può mettere in campo l’Italia, posti i ritardi e le reticenze ben conosciute a livello internazionale, per tracciare una via d’uscita inedita e tutta sua dalle paludi del declino.

Ci vediamo a Trieste!

sabato, marzo 16, 2013

Discorso di insediamento

Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze. Dovremmo impegnarci tutti a restituire piena dignità a ogni diritto. Dovremo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri.

Laura Boldrini, presidente della Camera 

venerdì, marzo 08, 2013

Appunti da Future Perfect /2: ripensare le istituzioni

Da whitehouse.gov 
Ripensare le strutture delle istituzioni: non una via di mezzo, ma un nuovo paradigma.

Da Future Perfect:
Living strictly by peer-progressive values means rethinking the fundamental structures of some of the most revered institutions of modern life; it means going back to the drawing board to think about how private companies and democracies are structured. 
It is, as the political writer Micah Sifry likes to say, not a matter of finding a middle ground between Left and Right, but rather finding a way forward. This is why it is so important that these principles not be confused with simple Internet utopianism. There’s nothing radical in taking an existing institution and putting it on the Internet: that's a job for an IT department, not a political upheaval. 
What peer progressives want to see is fundamental change in the social architecture of those institutions, not just a web strategy. 

Chi lo ha capito dalle nostre parti?

(qui la parte 1 degli appunti)