martedì, febbraio 26, 2008

No country for old men

I film ambientati in zone desertiche, con gente a cavallo, fucili, il selvaggio west and stuff non sono proprio il mio genere. E credo sia per questo che sono ancora un po' perplessa su "Non è un paese per vecchi", visto domenica.
Non so decidermi se mi sia piaciuto o no, nonostante abbia trovato fantastiche molte sequenze e incredibili le interpretazioni di tutti e tre gli attori (ho sviluppato una genuina paura di Javier Bardem per tutta la durata del film):

Tommy Lee Jones ormai basta mettergli uno Stetson in testa e piazzarlo in una stanzetta e tutto il casamento si riempie di disillusa e invecchiata malinconia. E alcune sequenze sono da manuale, per esempio quasi tutte le sequenze, ma soprattutto quella con il fratellone in hotel e Bardem che arriva, e successiva sparatoria con l'avversario sempre invisibile e implacabile. Sussulti a raffica, raffiche a sussulti. Perfezione.


E però i miei due cinebloggerz di riferimento e il ricordo di Magnolia mi faranno andare a vedere un altro film del genere zone desertiche, gente a cavallo, fucili, il selvaggio west and stuff.

Poi, mi sa, avrò analoghe sensazioni.
Deve essere il deserto o la disillusione o la totale assenza di speranza, non so.

lunedì, febbraio 25, 2008

Evitare connivenze

Piccolo elenco di cose cool nel 2008:
evitare connivenze: se un interlocutore dice una cazzata, fare due passi indietro e proferire: “tu non sei la cura, non sei la malattia, ma forse sei solo un fastidioso effetto collaterale del sonno della ragione”

(Cool right now)

domenica, febbraio 24, 2008

Il blogger (giornalista) che vince il Polk Award

Joshua Micah Marshall è il primo blogger* a vincere un prestigioso premio di giornalismo, il Polk Award (precisamente nella categoria legal reporting).
Qui parte delle motivazioni:

His sites, www.talkingpointsmemo.com and www.tpmMuckraker.com, led the news media in coverage of the politically motivated dismissals of United States attorneys across the country. Noting a similarity between firings in Arkansas and California, Marshall and his staff (with his staff reporter-bloggers Paul Kiel and Justin Rood) connected the dots and found a pattern of federal prosecutors being forced from office for failing to do the Bush Administration’s bidding. Marshall’s tenacious investigative reporting sparked interest by the traditional news media and led to the resignation of Attorney General Alberto Gonzales.


Precisazione: Josh Marshall è un giornalista. Da anni, però, porta avanti la sua attività solo su blog, uno dei più autorevoli e conosciuti negli USA.

Ms Pac Man, eroina femminista

Domenica pigra, si vede, eh...




(via Slide on the ice)

mercoledì, febbraio 20, 2008

Per una definizione partecipata del cinema vaginale

...esiste davvero un cinema vaginale? Esistono chiari esempi di film vaginali? Ladyhawke è davvero un film vaginale? Esiste anche un cinema clitorideo? E dove infilare le propagazioni cinematografiche di Helen Fielding?

Il giovane cinefilo sul blog di Grazia:

E non vi sto prendendo in giro, anzi, sono qui a chiedere la vostra opinione in merito. Potrebbe nascerne una rivoluzione dei costumi, oppure no, per dire, se ne potrebbe trarre l’equivalente culturale di sboccare una birra media dietro l’angolo del pub. Ma sono convinto che il cinema e il sesso abbiano moltissimi punti in comune: tra questi, c’è il fatto che nessuno ne capirà mai la totalità e la profondità, limitandosi a conoscerne e apprezzarne la piccola parte a cui il proprio cervello (o altro, si intende) arriva, e allo stesso tempo il fatto che tot persone si prenderanno comunque e sempre, in qualunque momento storico e culturale, la briga di dire io so tutto e tu non sai niente perché (A) qualcuno l’ha legittimato tramite un contratto oppure perché (B) è uno che ha studiato.

Insomma, il ragazzo scherza, ma un po' no.

Insomma, dategli una mano.

martedì, febbraio 19, 2008

La città dei cittadini 2008!!!

La nuova edizione de "La città dei cittadini" è partita!

L'anno scorso Micromacchina e il Comune di Casalecchio hanno realizzato molti incontri, tra cui due barcamp. Quest'anno le attività del laboratorio comprenderanno i corsi di web-radio e web-tv, già iniziati presso il centro giovanile di Casalecchio di Reno.

Ci saranno però anche molte attività online: La città dei cittadini lancia infatti due iniziative sui temi della cittadinanza, con particolare attenzione alle iniziative di e-democracy in Italia:

1. un blog collettivo per segnalare progetti, inserire ricerche, commentare news e proporre iniziative (collettivo vuol dire che ci si può iscrivere ed essere autore del blog! ;-) )

2. un premio per progetti che si occupano di promozione della cultura della cittadinanza. Ci sono varie categorie, dalle PA alle tesi di laurea.


Vi aspettiamo!

lunedì, febbraio 18, 2008

Analisi politica secondo Holly e Benji (ma soprattutto Benji)

Riprendo da Orfini:

M
: Ed Warner? Ma come fai a preferire Ed Warner a Benjiamin Price?
T: Beh scusa, è molto più forte, ha i capelli lunghi, para tutto, è più originale. Insomma è meglio.
M: Non lo è, e parlano i risultati. E poi c'è un punto di linea che non puoi eludere.
T: Cioè?
M: Warner ha dei modi suggestivi, magari ti fa anche pensare che l'impossibile sia possibile con quell'agitarsi da karateka. E non dico che sia inutile, ogni tanto la para pure. Ma è un massimalista, è sinistra radicale pura, roba da fighetti radical chic. Vuoi mettere Benji? Meno spettacolare, ma un vero riformista. Uno che si carica i problemi di tutti, usa la sua classe per sostenere i più deboli (la sua improbabile difesa, hai presente Bruce Harper?), ti tranquillizza, ti dice "voi andate avanti che qui ci penso io". E soprattutto, di fronte all'ignoto, all'imprevisto, alle sfide della modernità, cioè al tiro che scompare di Karl Heinz Schneider, Warner non sa che fare. Non ha gli strumenti, sa solo lamentarsi come un qualsiasi no global. Invece Benji che ti fa? Chiude gli occhi, si concentra e te la pare. Senza karate e cose strane. Una forza tranquilla.


...continua sul suo blog...

(nota per me stessa: io un giorno scriverò un trattato sul perchè i protagonisti dei cartoni animati "collettivi", da Holly e Benji ai Cavalieri dello Zodiaco
siano sempre irrimediabilmente dei gran tordi)

venerdì, febbraio 15, 2008

"Simply a mistery, a very concrete one"

Josh Marshall di Talking Points Memo è stato uno dei primissimi blogger americani che ho cominciato a seguire, un punto di riferimento per la mia tesi (e prima, e dopo), tra l'altro.
Negli anni ho visto crescere la sua redazione, l'ho sentito parlare a una conferenza (troppo intimidita per andare a presentarmi e ringraziarlo), ho sentito racconti su come funziona TPM da chi ci ha lavorato.

Insomma, come spesso accade con i blog che segui quotidianamente, un po' ti affezioni a quelle persone sconosciute. Su TPM non c'è quasi mai spazio per il lato personale quindi sono stata doppiamente contenta di leggere questo post che Josh ha scritto oggi, giorno del suo compleanno:

I've been trying to let go of things, which is contrary to my nature. But I think most of all because of my wife and my son, who in addition to being this amazing, rambunctious little person, is allowing me to fit my own life better into a context of impermanent things, invest myself in his just started as opposed to my half-run race. But beyond all those organized thoughts I find fatherhood simply a mystery, a very concrete one I find sitting in my bed in front of me each morning, but one that hits me in some suddenly brand new way several times a day and has wrapped me into a kind of love and devotion completely different from anything I've ever experienced before and something I really wasn't able to imagine or get close to beforehand.

I don't like it when people project their own experiences into a template for other peoples lives. But speaking for myself I do not think I could feel complete as a person, fully accept this boundedness as a person, or fully know what it was to be one without the turned-upside-down experience I'm having as a father.

In a few months my wife is going to give birth to our second son. So I'm looking forward to more of this.


Mi ha fatto pensare ad alcune conversazioni fatte recentemente con amici già padri, o che stanno per diventarlo.

E, naturalmente, a mio padre. Un po' più forte del solito.

The daily (merry-go) round

Grazie ad Antonio (ottimo lavoro!) Spindoc si rinnova, non solo nel template ma anche in tutta una serie di funzionalità e innovazioni.
Tra queste, una rassegna quotidiana di quel che si dice in Rete sulla comunicazione politica online. Il nostro "nume tutelare" è ovviamente Josh Levy di TechPresident, ospite di State of the Net lo scorso weekend.




Sarebbe bello se oltre alle miriadi di cose che accadono negli USA anche la nostra brevissima campagna elettorale regalasse qualcosa di nuovo e interessante (almeno!!) in questo campo.
Se ne riparlerà.
Nel frattempo segnalo Sparlamento, una divertente rubrica di Excite che, temo, avrà sin troppo materiale da gestire grazie a queste elezioni di primavera! ;-)

Intanto qui mica si pettinano bambole, come dicono i miei colleghi romani. Quindi, la prossima settimana partirà anche la nuova edizione de La città dei cittadini. Spero che chi ha partecipato al CitizenCamp e al Creative Camp voglia continuare a seguirci...in un modo anche un po' più "attivo", vedrete.

E già che siamo in tema...ci vediamo al barcamp di Torino? :-)

giovedì, febbraio 14, 2008

La strategia della negazione

“Could we possibly have a nominee who hasn't won any of the significant states -- outside of Illinois?” Chief Strategist Mark Penn said. “That raises some serious questions about Sen. Obama.”
Beh, Obama non ha vinto grossi stati, ma poi quasi tutti gli altri sì.
Poi magari alla fine vince Hillary, eh. Però a me non sembra un granchè, la strategia della negazione.
Dice bene Antonio:
And it’s damn wrong. It totally inhibits all the flow of communication from the campaign: her blog is almost freezed - too easy for Obama to score extra points. Better to say: ok you won, and move forward.

(Politico, Webgolr, PaFerroByDay, MSNBC)


Update: Josh Marshall è severissimo con Mark Penn:
So now you have Penn successively saying caucus wins don't really count, small state wins don't really count, medium state wins don't really count, states with large African-American populations don't really count, all building up to yesterday's gem: "Could we possibly have a nominee who hasn't won any of the significant states -- outside of Illinois? That raises some serious questions about Sen. Obama."

Clinton is ultimately responsible for putting her political fate in this fool's hand

Eli Stone

Avevo visto il promo di Eli Stone a fine gennaio ma non gli avevo prestato particolare attenzione, vuoi perchè non è proprio il mio genere, vuoi perchè ho dei mega-arretrati in termini di serie tv* e non mi pareva il caso.
Poi oggi mi è capitato di vedere Jack Bristow (Alias, anyone?) che canta Freedom e ho pensato che magari un promo non può far male:




Certo, diventare "profeta" su illuminazione di George Michael che canta "Faith" non è male, non originalissimo, ma non male...


*sono ancora in arretrato delle due puntate di Lost, è un disastro - recupererò prima di andare a Torino, si capisce

Essenziale


Essenziale, originally uploaded by dottavi.

mercoledì, febbraio 13, 2008

A flawed feminist aka Hillary non è un vero simbolo

Secondo Maureen Dowd Hillary Clinton non è un simbolo delle donne che cercano di affermarsi in un mondo di uomini:

But Hillary is not the best test case for women. We’ll never know how much of the backlash is because she’s a woman or because she’s this woman or because of the ick factor of returning to the old Clinton dysfunction.

In fin dei conti, Hillary non ha certo cercato di crearsi un'immagine autonoma dal marito, anzi.
Insomma, conclude Dowd, se la signora Clinton non prende la nomination, non sarà una simbolica sconfitta per il genere femminile.

Di come circolano le notizie di questi tempi (...)

Lunedì sono andata a cena con un gruppo di persone.
Martedì qualcuno ne ha scritto e sul proprio blog (sì, ok, erano blogger, l'ho detto) e su Twitter.
Stamattina alle 8.40 mi arriva un sms che recita: "Veramente attorno al tavolo, lunedì sera, c'erano 5 che hanno votato la Rosa nel Pugno?".


Risposta: erano 3 su 8, anzi 2, perchè poi uno ha controllato gli archivi del blog e si è ricordato che quella volta non aveva votato RnP.
Sì, il gruppo non era comunque statisticamente rappresentativo.

mercoledì, febbraio 06, 2008

State of the Net a Udine

Da domani sarò a Udine per State of the Net, due giorni (8-9 febbraio) di incontri sulla Rete, sulla realtà italiana e non solo: l'obiettivo, infatti, è fare il punto della situazione, pronti a confrontarsi con quello che avviene in posti più o meno lontani, grazie alla presenza di ospiti stranieri.

Sergio Maistrello, Paolo Valdemarin e Beniamino Pagliaro hanno fatto un grande lavoro in tempi molto brevi organizzando un programma di grande livello e varietà. L'impostazione mi piace: il primo giorno ha come titolo "Oggi" e il secondo giorno "Domani".
Anna mi ha fatto notare che nella prima giornata dominano economia e mercato, mentre nella seconda si parla di media - ed è già una chiave di lettura.

Nella seconda giornata, sabato 9, ci sarà un panel dal titolo "Internet killed the political star", sull'impatto che la Rete ha sulla comunicazione politica e sulla società, favorendo la partecipazione. Ci sarò anch'io ed un onore, dato che sarò in compagnia di Joshua Levy, Giuseppe Granieri e Antonio Sofi, moderatore dell'incontro. Si parlerà di primarie USA - e chi passa di qui ogni tanto sa quanto io sia appassionata e anche quanto apprezzi il lavoro di Josh e degli altri autori di TechPresident ("ammirazione" rende meglio).


Un'altra nota: io e Anna faremo qualche ripresa/intervista/sipariettocomico (pare riescano bene anche quelli). Se volete partecipare come intervistatori/intervistati/giocolieri/ballerinidilapdance...beh, non siate timidi!
Ci vediamo lì!

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Super Tuesday/3 - I Repubblicani sono maggioritari, i Democratici sono proporzionali (OMG!)

Nota per chi non ha sonno: liveblogging dei risultati del SuperTuesday grazie a Josh Levy e Nancy Scola su TechPresident


Da adesso a domattina verranno assegnati i delegati di 24 stati USA (tra questi non c'è la Virginia).

Ricordiamo che per i Repubblicani vale il "winner takes all", cioè chi prende più voti si becca tutti i delegati dello stato in questione. Il che vuol dire che mooolto probabilmente stanotte si fa il candidato repubblicano.
Discorso diverso per i Democratici dove i delegati vengono distribuiti secondo i risultati di ogni singolo distretto - e ogni stato ne ha un numero differente - secondo una formula che prevede lo scorporo del cinque per cento, il premio di maggioranza su base condominiale e una carta "imprevisti" che potrebbe farvi andare in prigione senza passare dal via. Insomma, una formula proporzionale piuttosto complessa (strano, eh, non c'è mica niente di complesso in questi processi di voto americani)

Per gli exit poll (e la super dashboard) consiglio il sito di MSNBC. Primi risultati: i seggi della Georgia han chiuso e pare che Obama sia favorito (anzi la CNN dice che ha vinto - proiezioni).
Ora, dato che l'unica cosa che posso fare è andare a dormire maledicendo il fuso orario, faccio un bieco copiaeincolla di alcune osservazioni sugli stati della East Coast, i primi di cui si avranno i risultati:

Connecticut (60 Delegates): Both Obama and Clinton have campaigned here extensively. With a sizeable African American population, it is next door to Clinton’s home state of New York. If Obama begins doing well here, it may portend a trend for him biting into Clinton’s expected strength in the Northeast.

Massachusetts (121 Delegates) Clinton was ahead in the polls until Senator Ted Kennedy endorsed Obama last week. Kennedy’s endorsement may carry long coattails for Obama here.

New Jersey (127 Delegates) Next door to New York and Clinton Country, New Jersey’s political establishment, including Governor John Corzine, has endorsed Clinton, but the precincts just across the Hudson from New York City (Bergen, Hudson, Essex) have sizeable African American populations. These counties have the lion’s share of the state’s convention delegates and they are important counties to watch to see if Obama has been able to eat into an early Clinton lead.

Super Tuesday/2 - Stuff

Cosa da sbirciare durante il Super Tuesday:



...e poi, in questo paese, in questo momento storico... Toby Ziegler*!


*non c'entra niente, ma il bel post di Mae volevo segnalarlo. E poi, altro che le elezioni degli altri, tra un po'...

martedì, febbraio 05, 2008

Super Tuesday/1 - I solerti elettori della Virginia

Ed è Super Tuesday!
Mentre qui si fa quel che si può per sapere il più possibile prima di andare a nanna, rassegnati ad avere i risultati domattina, la notizia più curiosa la leggo su CNN Politics.
Nei seggi della Virginia molte persone si sono presentate e hanno trovato i seggi chiusi. Più di 400 hanno chiamato lo State Board of Election per sapere il perchè.
Il dato è significativo: il numero di chiamate è tra il doppio e il triplo rispetto al solito. Insomma, segno di buona partecipazione e motivazione.

Ora, io sono un po' perplessa: gli abitanti della Virginia votano di martedì, in effetti.
Il PROSSIMO martedì.