Il senso del reale ti prende in vari modi, con le parole giuste di una persona lontana e con le notizie sbagliate - non sono tutte sbagliate le brutte notizie? - di una persona vicina.
Il senso del reale ti prende all'improvviso, all'ora dell'aperitivo, e ti fa reagire in modo del tutto inappropriato alla situazione, e del tutto appropriato a chi te la racconta. Tu, sempre così seria sulle cose serie, ridi e fai da spalla alle battute che scorrono a fiumi, come se fossero ancora i primi anni del liceo, come se si stesse parlando dei ragazzi di quinta, e non di ospedali.
Il senso del reale, quando torni a casa, ti fa sentire minuscola con i tuoi presunti problemi e ti fa sembrare inutile e superflua quell'informazione per cui spasimavi fino a poche ore prima.
Arriverà in giornata, l'informazione, ma non mi sembra davvero più tanto importante.
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