sabato, aprile 29, 2006

Le conseguenze del tempo libero quando non sei abituata

(post di dieci giorni fa che mi era dimenticata di pubblicare)
Avere tanto libero, come capita a me in questo periodo, vuol dire che prima o poi, inevitabilmente, finirai per ripiegarti su te stessa e ripensare a tutte le frasi che ti hanno detto e di cui non hai capito bene il significato e le implicazioni, alle persone che ti hanno trattato male e tu non sai perchè, a quelle che sono sparite con modalità così strane che nemmeno i superstiti di Lost.
Avere tanto tempo libero vuol dire che un pomeriggio si riammucchiano un sacco di cose slegate. Tipo quella volta che un amico ti ha detto "Tu farai un lavoro che ti farà guadagnare un sacco di soldi. Sarà un lavoro di cui non si capirà niente, ma guadagnerai un sacco di soldi" e tu non eri proprio sicura che fosse un complimento, nonostante l'intenzione fosse quella. O quando qualcuno ti ha paragonato a Intini e tu non sapevi bene chi fosse, ma eri quasi certa che non fosse un complimento.


Avere tanto tempo libero vuol dire scoprire che certe situazioni non ti creano alcun problema e se ci ripensi è solo per curiosità quasi da entomologa. Eh, perchè curiosa lo sei e ora avresti anche tempo e spazio per metterti nei guai o per prenderti, quantomeno, qualche altra frase sibillina. E però il senso pratico che ti contraddistingue ti impedisce di fare cazzate che siano palesemente tali.
Alla fine pensi che sei una brava ragazza noiosa, forse. Il punto è che non fingi proprio, non ti sforzi. E non ti va malissimo. Italianizzando un proverbio locale, dove c'è gusto non c'è perdenza.

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