sabato, maggio 17, 2008

Adjusting

Alla fin fine mi rendo conto che il blog e altri strumenti correlati servono a tenermi in contatto con tutti gli amici sparsi, e allora due cose le scrivo, anche per scusarmi perché non riesco a rispondere alle mail in tempi inferiori alle ere geologiche.

Kublai mi assorbe moltissimo e mi fa conoscere posti e persone nuove (anzi, spero che chi legge qui dia un'occhiata e lo trovi interessante). Nonostante i viaggi e il movimento, però, ho come l'impressione di non muovermi. Forse solo perché il lavoro è tanto e non riesco a concentrarmi come vorrei sulle cose. Meno che mai su cose "altre", meno che mai scriverne, e mi pesa.

Funziona così, è la vita lavorativa, dicono. Sono fasi, per tutti, come la manciata di amici che si laurea e non sa cosa farà. Come chi si sposa, finalmente. Come chi cambia lavoro o città e si guarda attorno. Come chi mi racconta dell'emozione di diventare padre. Come chi si chiede come sarà il prossimo salto nel buio. Come chi smette di avere paura.
Devo dire che in qualche modo tutto questo è molto rilassante, vedere che il movimento c'è e in qualche modo ne fai parte, senza sentire il bisogno di fare cambiamenti capitali, contenta del tuo "giorno per giorno", anche alla fine di una settimana pesante come questa.
Parlo meno e scrivo pochissimo. Ma ascolto molto, però, davvero, e mi fa bene.

Periodo strano e molto impegnativo. Generica e crescente sfiducia in quello che si potrebbe definire "il prossimo", sebbene impropriamente. Molte conversazioni con persone in situazioni di stallo. Un po' meno ottimismo - ma per il pessimismo non sono ancora pronta.
Molto lavoro e stanchezza, poco altro, pensieri sparsi e peregrini, non tutti piacevoli, quasi tutti privi di fondamento.
Bisogno di vacanza, di qualcosa che smuova le acque e dia forma a questo magma.
Ieri mi sono iscritta al Personal Democracy Forum. Per dire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Antonella, in mezzo a tutto questo, mi pare di capire che parteciperai al b_creativecamp di Bari.

Ci saro' anche io, e mi piacerebbe conoscerti meglio, e farmi raccontare un po' la tua esperienza a New York, una citta' che mi affascina profondamente, ma dove non sono (ancora) potuto andare.

A presto
;)

Antonella Napolitano ha detto...

Volentieri!
Attento però, quando comincio a parlare (in generale e di New York in particolare) non mi fermo più! :)