Il fatto è che voi non ve ne accorgete che il tempo passa, se qualcuno non ve lo dice. Tutti presi a creare prodotto interno lordo (facendovelo fumare da Lehman Brothers), sposarvi, condurre alla sconfitta la vostra squadra di ammogliati (chè, se siete scapoli, avete di meglio da fare – o almeno così credete, poveri illusi), crescere pargoli, creare immortali calembour che su FriendFeed moriranno entro le prossime ventiquattr’ore, sognare di fare sesso con Sarah Palin o, in alternativa, Maria Vittoria Brambilla. Fermatevi, dannazione. Se non ve ne siete accorti, Natale è arrivato, puntuale come l’influenza di ceppo asiatico, l’incremento della rata del mutuo, la lettera di un’adolescente morta tra atroci sofferenze inviata a Uolterveltroni. Come il Post sotto l’Albero.
Ieri sera gironzolavo nella posta alla ricerca di una cosa di un paio d'anni fa e mi è capitato di trovare le mail di sollecito del Post Sotto l'Albero del 2006. E ho pensato che da anni quest'uomo paziente si prende pazientemente la briga di darsi da fare, ricordare, scrivere, sollecitare, invitare, frantum...ops.
Ed è una cosa bella, una serie di cose belle. Il tempo di qualcuno, il tempo per scrivere, per chiederti di scrivere, di ricordarti di scrivere, di ri-ricordarti di scrivere, di trovarti nuovi modi per dirti che, ecco, potresti scrivere entro sto benedetto otto dicembre.
Insomma, eccola qui, la raccolta di post sul Natale scritta dai blogger (ecco, ora sì che suona inquietante)! Grazie.
...ah, vi dovevo dire di leggerlo, il PslA? E che altro pensavate di farci?
(uh, no, facciamo che non rispondete)
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