giovedì, aprile 29, 2004

Umorismo retroverso

Premessa: non credo che l'umorismo tenda sempre a far ridere. Spesso vuol far sorridere, a volte fa pensare.

Più frequentemente diventa qualcosa di connaturato. Cioè sei così abituato a pensare e parlare e - magari inconsapevolmente - avere (o usare?) un certo tipo di umorismo che a un certo punto non puoi fare a meno di dire certe cose. Magari pensando che sono divertenti per te, mica per gli altri (della serie "rido dentro"). E quindi senza pensare se faranno ridere o no. Insomma, non di sole barzellette vive l'umorismo..

Ho sempre pensato che esistessero due modi di ricezione dell'umorismo:

1. tu fai una battuta (che evidentemente trovi) divertente e gli altri ridono perchè la ritengono tale

2. tu fai una battuta (che evidentemente trovi) divertente e gli altri non ridono, o ridono per cortesia, senza trovarla tale

Ecco, è evidente che mi è sfuggito qualcosa nella mia percezione delle forme di umorismo.

Mi trovo sempre più spesso a dire cose (non serie) che io stessa non trovo particolarmente divertenti, semplicemente perchè mi viene spontaneo, insomma, quella forma di umorismo connaturato di cui sopra. Invece le persone che mi sono intorno le trovano particolarmente divertenti. Cioè non divertenti da sorriso di circostanza. Ridono, proprio.

E io mi ritrovo con una faccia sconcertata e anche un po' seria. Oppure, a volte, sorrido per gentilezza, come le circostanze impongono.

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