mercoledì, marzo 29, 2006

D-Day: soggettiva di una laurea

(su richiesta di chi non c'era - in corsivo il non detto)

PREMESSA: NON SI PUò AFFRONTARE UNA GIORNATA CAMPALE QUANDO SI è BELLI RIPOSATI


Il giorno prima non c'è tempo per pensare che sia "il giorno prima". La domenica sera si è conclusa alle tre del mattino, perchè io e Daniela riusciamo a ripeterci la tesi a vicenda solo in terza o quarta serata (dalla fine di Markette, in poi, per dire...)
Quindi lunedi sveglia con ben quattro ore di sonno alle spalle e preparazione per la laurea di Miky, che verrà sottoposta a un classico perfido test a base di cinema (i cosiddetti "perfidi test dei neolaureati" sono sempre coerenti con interessi o corso di studi!) io e Daniela andiamo in giro, cercando di evitare le coinquiline che ci allontanano da giorni per finire gli scherzi di laurea.
Poi pranzo alla Cantina Bentivoglio (ottimo cibo e ottimo vino, tenere a mente, anche il nostro rinfesco di laurea si svolgerà qui) e puntata dall'unica parrucchiera aperta di lunedi in tutto il centro. O meglio, è la scuola di parrucchieri. "Dai, è solo una piega" dice Daniela, con un po' di segreta paura. Va tutto bene in realtà, ma non c'è tempo per compiacersi perchè c'è da fare la spesa, ritirare le chiavi dell'albergo dei genitori, aspettarli, portarli in albergo, cambiarsi, andare a mangiare da qualche parte (ah, il delirio!! io non ho affatto fame!! perchè tutti hanno bisogno di mangiare?! come se fosse un bisogno primario, poi...).
Morale della favola: ci ritroviamo a mezzanotte, quasi troppo stanche per essere emozionate. Ma c'è ancora tempo per un'ultima vicendevole ripetizione della tesi e per l'invenzioni di frasi indimenticabili per le conclusioni da esporre alla commissione (se mai ci daranno il tempo!), nonchè per un nemmeno troppo sibillino sms da numero sconosciuto. "Mi può dire la sua media?"(non è possibile, non è possibile!)
E, soprattutto, per un pensiero profondo di Daniela, proiettato nel futuro: "Sai, io credo nel matrominio. Ma dopo tutto 'sto casino per vestiti, bomboniere e affini, io ho deciso che non mi sposo, troppo stress". Concordo, abbiamo già dato.


IO AMO I MARTEDI
Sveglia con sorpresa: palloncini bianchi che recitano "W gli sposi" sparsi per il soggiorno (questa del matrimonio è la barzelletta di turno!).
Preparazione, madri che arrivano all'improvviso (sembrano commosse...saraà per la laurea? o perchè siamo tanto carine? o perchè pensano ai soldi spesi per vestito e affini? sono molto poco poetica? uhm....) e - orrore! orrore! - la scoperta di un tempo grigio e superumido che potrebbe compromettere il nostro look da esposizione (vabbè, me la sto tirando perchè ho messo i tacchi più alti della mia vita!). Ma insomma andiamo e ci godiamo una tensione insospettata, giri nervosi per il cortile, tentativi di ripetizione del discorso, ma ormai la concentrazione è altrove, nei mari del Sud, almeno lei, chè qui fa un freddo (escursione termica tra lunedi e martedi: almeno dieci gradi!!)... Il nostro relatore passa e ci dice di star tranquille. Come se...
Ma, insomma, IL momento arriva, intorno alle 11. La presidente di commissione esordisce con un "Ecco, lei ci presenta una tesi dal titolo "La destra conservatrice...
"No" replico io. (ti pareva! con chi potevano fare casino? Che tesi stanno guardando?)
"Giuro di no" conferma il mio relatore "...ma possiamo anche parlarne!" (ha fortunatamente deciso che almeno oggi non mi prenderà in giro, come fa di solito!)

Chiarito l'equivoco, comincia lo show. Credo, almeno. So che non ho avuto incertezze, ma i ricordi sono vaghi; le testimonianze parlano di esposizione brillante, di una sottoscritta fredda e spigliata. Certo, mentre rispondevo alla domanda del correlatore (perchè il correlatore non mi ha detto prima la domanda? Perchè queste cose succedono sempre a me?) ho distintamente pensato "Ma a cosa sto rispondendo? non ricordo la domanda...vabbè, inutile fermarsi, qui annuiscono tutti, continuiamo a parlare...".
Alla fine son tutti contenti e partecipi (e dire che non l'hanno letta?! che bravi a fingere!!) e mi danno il massimo dei punti che si danno alla tesi. E mi proclamano - udite! Dottoressa Magistrale...(che vorrà dire? bo...ma suona bene. E ora VOGLIO la mia corona d'alloro!!).


CASALINGA DISPERATA, DICIAMO COSì...
Con i festeggiamenti e gli auguri arriva anche il mio turno del "perfido test del neolaureato".
La fonte è il numero di Febbraio di Series (qui ci sono dei blogger che hanno responsabilità esistenziali!) e mi tocca rispondere a domande quali il picco di Share dei RIS, i contenuti speciali del DVD di Hazzard e cose così. Naturalmente vengo conciata in maniera a dir poco affascinante, naturalmente quando sbaglio mi tocca bere dell'orrido vino (sarà costato non più di 50 centesimi al litro, bleah!), naturalmente mi tocca fare giri del cortile del dipartimento, naturalmente il mio correlatore è dietro i vetri dell'aula magna che se la ride (e il barlume di credibilità acquisito in cinque anni andò a farsi benedire in cinque minuti)...


[Poi mi renderò presentabile per la discussione di Daniela, che sarà magnifica. Come da copione, sarò nervosa quasi come per la mia laurea e, dato che mi fa schifo l'idea di mangiarmi le unghie, non troverò niente di meglio che mordermi le dita. Poi Daniela si laureerà e subirà quello che ho subito io con diverse modalità plus una magnifica rilettura del 5 maggio manzoniano in chiave Inter - la sfegatata tifosa che è in lei soffrirà!! Poi ci dirigeremo verso il ristorante per altri brindisi con vini migliori...ma questa è già un'altra storia...]


lunedì, marzo 27, 2006

Un punto, niente di più.

(ho trovato questa cosa di Rodari sul vecchio blog e non ho saputo resistere)

Un punto piccoletto,
superbioso e iracondo
"Dopo di me - gridava -
verrà la fine del mondo!".
Le parole protestarono:
"Ma che grilli ha pel capo?
Si crede un Punto-e-basta,
e non è che un Punto-e-a-capo".
Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso,
e il mondo continuò
una riga più in basso.


Gianni Rodari

Fiesta!

(...e stati umorali contrastanti)

I festeggiamenti si sono protratti per una intera settimana, data la concomitanza di quattro lauree, e si sono conclusi sabato, con festa casalinga seguita da balli al Caracol...o meglio, sui tavoli del Caracol (noi dottoresse magistrali abbiamo il dovere morale di testare la sicurezza delle suppellettili!).
La domenica è trascorsa in recupero ore di sonno e tentativo di comprensione di sorprendenti eventi che hanno coinvolto alcuni invitati alla festa.
Il lunedi mattina vede un tentativo di assumere forma umana in vista di un ulteriore round di lauree e feste di laurea.


Mi sembra di avere anni di arretrati di ore di sonno e anni di arretrati di cose da leggere, ma non importa, mi faccio prendere dalle incombenze, una alla volta, con rigorosa preferenza per tutto quello che non comporta sforzo intellettuale alcuno (come se fosse possibile del tutto!).
Poi faccio scommesse con me stessa sul se e quando riceverò una telefonata di auguri di laurea che in realtà non aspetto davvero, ma quando uno è in una fase di ozio, i pensieri oziosi sono il minimo. Per il resto, lascio stare le decisioni nell'angolo solitario, per ora, chè un po' di tranquillità me la merito.
E, infine, mi è venuta voglia di viaggi, dei miei weekend in giro per l'Italia, ora che non ho fretta (una novità!). Ci sono posti che voglio rivedere e persone che voglio andare a trovare, e questo è il prossimo obiettivo a breve termine.

giovedì, marzo 23, 2006

Chiamatemi pure Dottoressa Magistrale!!

(la burocrazia vuole che io abbia questo titolo!)

La giornata di martedi è stata speciale, piena di emozioni, felicità e soddisfazioni.

Come simbolo della giornata ho scelto questi graziosi oggettini (al centro di grandi discussioni tra me e la genitrice).
Non avrebbero dovuto esserci nemmeno e invece eccoli, carini, con una frase appropriata (tratta dalla tesi)...e sono opera intera dei miei genitori!!

In fin dei conti sono un segno del traguardo raggiunto, ma anche del fatto che non sono stata sola in questo cammino e che - anche se sono "Dottoressa Magistrale" (!) - commetto degli errori e...spesso, ha ancora ragione la mamma!! :-P

lunedì, marzo 20, 2006

Promemoria per domani

Allora...
...c'è il vestito,
...gli invitati (parte in comune con Dany*) verranno,
...il locale è stato prenotato,
...la torta è stata ordinata,
...ho anche pensato a qualcosa da dire,
...e sì, i ricordini, mio malgrado, ci sono.
E la cosa incredibile è che non mi sto sposando!
*Dany è la mia compagna di stanza da quattro anni. Stessa facoltà, stesso relatore, stesso giorno di laurea, stessi festeggiamenti, stesse mamme che ci hanno ossessionato con vestiti e bomboniere. A volte la simbiosi è una meraviglia!

mercoledì, marzo 08, 2006

Lettera a una persona confusa

Rimuginare serve solo a complicarsi la vita.
Rifletti bene su quello che hai, su quello che vuoi.
Accidenti, se sono brava a dare consigli agli altri.
...certo, se magari poi riuscissi a seguire quegli stessi buoni consigli...(invece no, sempre e solo cattivo esempio)

No subject (l'ultima cosa che ho voglia di fare è trovare un titolo al post)

Sarebbe davvero troppo facile scrivere un post su mia madre che mi tormenta per la scelta dei ricordini della laurea (ma si dice bomboniere anche in questo caso?) - nonostante io abbia più volte affermato che non li volevo - o sul fatto che mio fratello non studi abbastanza, come se io dovessi badare al ragazzone di anni 19.

Sarebbe anche troppo facile dire che non so bene come mi sento e che non so cosa fare, ma per il momento ho spento quella parte di cervello. Da queste parti ci si dedica a prenotazioni di rinfresco, preparazione di scherzi, cinema, uscite, libri e sonno arretrato.

Ah, ieri il mio relatore ha organizzato una sorta di simulazione di discussione di laurea. Arrivati lì, noi laureandi abbiamo scoperto di essere laureandi selezionati perchè autori di tesi interessanti, innovative e ben fatte. Ecco, ora vado a fare la spesa e a fingere(con me stessa, mica altri) di essere la strafiga che non sono.


N.B. I commenti di Haloscan fanno storie e io non avrò molto tempo per il blog in questi giorni. Quindi per comunicazioni varie (e indicazioni sulla laurea, offerte di lavoro, commenti su Lost, giude turistiche, conferenze, concerti jazz, ricette, orari dei treni, racconti di silenzi inattesi, documentari, ritardi ecc) telefonate o mandatemi una mail.

lunedì, marzo 06, 2006

Chariots of fire (più che un titolo a caso, non potevo mettere)

Allora, io avrei una data (!!!!!).
E un luogo e un'ora.
(e anche una commissione mista, che più mista non si può... con i semiologi, dannazione)

Per dire, insomma, che se tra un paio di settimane pensate di riuscire a fare un salto a Bologna, comunicatemelo e vi do coordinate più precise.

Seguiranno festeggiamenti, s'intende.

giovedì, marzo 02, 2006

Newspapers blogging - lo stato dell'arte

Jay Rosen* e i suoi studenti del NYU lanciano Blue plate special, un nuovo progetto a forma di blog, aperto anche a contributi esterni.

La prima uscita?
The State of Blogging at America's 100 largest newspapers.

Enjoy!



* secondo le parole scherzose (eppure...) di Dave Winer, "a living legend".

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La cognizione del reale

Il senso del reale ti prende in vari modi, con le parole giuste di una persona lontana e con le notizie sbagliate - non sono tutte sbagliate le brutte notizie? - di una persona vicina.
Il senso del reale ti prende all'improvviso, all'ora dell'aperitivo, e ti fa reagire in modo del tutto inappropriato alla situazione, e del tutto appropriato a chi te la racconta. Tu, sempre così seria sulle cose serie, ridi e fai da spalla alle battute che scorrono a fiumi, come se fossero ancora i primi anni del liceo, come se si stesse parlando dei ragazzi di quinta, e non di ospedali.
Il senso del reale, quando torni a casa, ti fa sentire minuscola con i tuoi presunti problemi e ti fa sembrare inutile e superflua quell'informazione per cui spasimavi fino a poche ore prima.
Arriverà in giornata, l'informazione, ma non mi sembra davvero più tanto importante.