Il modo in cui decidiamo sul nostro futuro comune mi sembra qualche volta completamente fuori centro: si parla delle personalità dei leaders invece che delle loro politiche. Le stesse politiche diventano sembrano assumere connotati molto diversi a seconda di chi le propone: i “nostri” tagli di bilancio sono un assennata misura di controllo degli sprechi, mentre quelli degli avversari sono stangate indiscriminate su servizi essenziali. Il tutto è decisamente troppo emotivo; troppo perché votare “di pancia” rischia di avere conseguenze gravi (chi fosse interessato può leggersi “Il mito dell’elettore razionale” di Bryan Caplan).In un momento storico in cui si fa fatica a parlare concretamente di temi e azioni, tutta la mia ammirazione va a chi riesce a fare politica parlando di politiche e lavorando concretamente per obiettivi.
Con Alberto Cottica ho lavorato in passato e ho di lui grande stima: non mi stupisce quindi ascoltare un discorso del genere su politiche pubbliche e dati, ma mi sembra sia il caso di riproporlo qui.
Il valore degli open data, di un'analisi fondata, della loro interpretazione e della costruzione di relazioni con il contesto e le politiche. Prendete venti minuti di tempo e guardate il video.
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