Sabato, dopo essersi girata a piedi tutti gli stand della festa sotto il sole del pomeriggio fiorentino, Segoléne Royal è rimasta a firmare una dopo l'altra tutte le copie del suo libro (in francese) che gli avventori della libreria si sono comprati apposta per farseli firmare da una donna candidata all'Eliseo.
Una scena surreale ha visto Segolène seduta su una poltrona e una fila di persone di tutte le età aspettare il proprio turno per potersi sedere due minuti vicino a lei, dirle quanto la ammiravano, farsi fare la dedica e salutarla con la luce negli occhi. E prima di mettersi ad autografare, Segolène a fine presentazione ha chiesto più volte domande dal pubblico, domande che un pubblico non abituato a sentirsi coinvolgere da un politico lì per lì non sapeva fare (ma poi ce ne sono state).
Una lezione, un bell'esempio.
E le inevitabili, amare conclusioni di Diego che era lì.
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