giovedì, settembre 22, 2011

I'm not scared, I'm outta here

Avete ragione voi a salutare e andar via quando volete.
Avete ragione a farlo prima che siano i fan a pensarlo - loro, non quelli che alzano mezzo sopracciglio e dicono "ah, non si erano ancora sciolti?" (a loro al massimo sarà piaciuta qualche vostra canzone, saranno dispiaciuti un altro giorno, per altri gruppi e altri cantanti).
Avete ragione a volere altro, ad avere altri interessi, a pensare che sono trent'anni e inserire aggettivi a scelta.

Siete stati cassette, cd, mp3, dai quindici anni ai trenta, per una che non ricorda mai i nomi dei cantanti.
Siete stati colonna sonora come solo da adolescenti, ricordi dolorosi, tentativi di riappacificazione, persino.
Siete stati un concerto indimenticabile in un'estate da dimenticare, un'estate in cui sono cambiate tante cose, ma io più di tutto.
Ed ecco, un altro vostro concerto lo avrei voluto, per avere un ricordo di voi e non di me. Ma in fondo i fan non pensano a se stessi quando vi ascoltano, quando sembra che stiate parlando proprio a loro con le vostre canzoni?

Domani pesterò un po' i piedi e farò finta di essere seccata con gli altri.
Ascolterò alcune canzoni e per un giorno ricorderò molto, forse troppo.
Penserò delle cose e una sarà "grazie".

Beh, ciao.


Twentieth century go to sleep
Really deep
We won't blink

Your eyes are burning holes through me
I'm not scared
I'm outta here
I'm not scared
I'm outta here

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