giovedì, novembre 03, 2005

30 anni fa, PPP

(grazie a Guido, che anni fa mi ha regalato "Scritti corsari", con scandaloso ritardo sul giorno del mio compleanno)

"L'Italia sta marcendo in un benessere che e' egoismo, stupidita', incultura pettegolezzo, moralismo, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza e', ora, il fascismo.
Fra gli anni '60 e '70 una grande mutazione ha sconvolto le strutture sociali dell'Italia, una rivoluzione, direi, antropologica. Questa rivoluzione e' avvenuta durante la fase di sviluppo industriale ed economico. I contadini e la piccola borghesia, questa societa' media, e' stata inghiottita dal consumismo.
L'uomo nato da questa mutazione, quale che sia la sua rivendicazione di autonomia e di individualismo, non appartiene piu' a se stesso. Quest'uomo non ha piu' radici e lo ritengo capace di tutto.
Quello che voglio dire in altre parole e' che quello che non e' riuscito al regime fascista, cioe' trasformare la realta' millenaria, provinciale, rustica, paleoindustriale dell'Italia in una proiezione falsa, e' riuscita a un regime democratico.
L'omologazione che il fascismo non e' riuscito ad ottenere, il potere di oggi, che e' il potere della societa' dei consumi, riesce a ottenerlo perfettamente. Il nostro sistema ha distrutto le varie realta' particolari. Questa omologazione ha ormai distrutto l'Italia. Voglio percio' dire che il vero fascismo e' proprio quello della societa' dei consumi. Noi ci troviamo alle origini di quella che probabilmente sara' la piu' brutta epoca della storia dell'uomo, l'epoca dell'alienazione industriale"

Pier Paolo Pasolini

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