mercoledì, novembre 30, 2005

Harry Potter vol.4 - considerazioni sparse (se volessi sintetizzare dovrei dire "Oh, Cedric!"?)

(premesso che ho visto HP il primo giorno di programmazione negli States e potevo fare la sborona e scrivere un post subito, tanto qualcuno lo avrebbe letto comunque, e invece ho aspettato, perche' sono educata)

Adesso quasi tutti hanno visto Harry Potter and the Goblet of Fire e quasi tutti ne hanno scritto. Quindi niente piu' possibilita' di scrivere un post originale. Perche' sono educata, no!

Emozionalmente parlando, il film mi e' piaciuto un sacco, piu' del terzo (i primi due sono diversi, solo avventure e nessuna introspezione adolescenziale, quindi non comparabili). Emozionalmente parlando, va detto, sarei anche un po' in fase "regresso", dato che mentre guardavo il film mi esaltavo e mi spaventavo come non sarebbe successo a mia cugina di dieci anni, tanto che a un certo punto Sara si e' sentita in dovere di chiedermi se avessi letto il libro, da tanto stupore ho manifestato quando Harry e Cedric hanno posato le mani sul calice di fuoco e di li' il disastro.

Dato che l'ho nominato meglio parlarne ora.
Cedric Diggory, signori, e soprattutto signore: la risposta per il pubblico femminile che non ne poteva piu' di blogger infatuati di Hermione. Cedric Diggory, perche' gli ormoni ogni tanto sbarellano e non importa l'eta' o lo stato civile. Come da titolo, "Oh, Cedric!" e' l'esclamazione piu' comune tra le blogger. Insomma non un ragazzetto frignone, ma "alto, bello e di gentile aspetto".
Ma se il casting da', il copione toglie. E quindi, troppo presto, adieu Cedric (qualcuno poi giura che Cedric c'e' ancora, si e' solo spostato di universo narrativo). Tocca tenerci Harry "whiny" Potter (sempre Sara: "al quinto libro volevo che morisse, non ne potevo piu' di quanto frignava"). E ovviamente il mitico Ron - faccia di plastilina - Weasley!

Tornando al film dimentichiamo la prima parte. Bella e ben fatta, effetti speciali sempre meglio, chi dice di no. Solo che sono un sacco di scene messe cosi', giustapposte, tanto per dire "Si', abbiamo letto il libro". Ma se uno non lo avesse letto? Vabbe', e' un'ipotesi da due soldi, ma e' per dire che non c'e' un minimo di filo conduttore.
Poi - ed e' una lamentela che ho sin dal Prigioniero di Azkaban - capisco che i libri siano lunghi ma si potrebbe lavorare in modo tale da non sacrificare quasi del tutto la vita scolastica, nonche' gli altri personaggi. Rita Skeeter poteva regalarci delle gioie e invece il suo personaggio e' ben tratteggiato e poi dimenticato. E Piton, un personaggio centrale, ridotto a qualche smorfia consueta (della serie "Alan Rickman non pervenuto").

Pero' poi c'e' IL momento, la scena madre. Ed e' finalmente lord Voldemort (e nominiamolo, insomma!). Ralph Fiennes e' parecchio bravo e secondo me si diverte da matti a fare il cattivone cattivissimo un po' smaccatamente teatrale (ma chi vuoi che se ne accorga).
Si', vabbe', potrebbe fare un po' paura a un bambino (magari contorni un po' piu' definiti? Era cosi' bello nel "Paziente inglese" - quando non era una benda umana, si capisce), ma andiamo, a leggere le recensioni dei quotidiani sembra di assistere a un film di Romero, tanto la parola horror viene scodellata a destra e a manca.

Per il resto si va al ballo (non sono stata l'unica a pensare a "Pretty in Pink" quando ho visto Hermione), certi ragazzi non ballano, certe ragazze piangono. Che dire, i ragazzi stanno crescendo e certe cose non cambiano mai.

Insomma, cominciano le crisi ormonali. E quelle sono come gli esami, non finiscono mai.


P.S. Le analisi circostanziate e dettagliate non sono il mio forte, quindi vi rimando a quella di Pietro.

N.B. girando tra i blog ieri ho messo a fuoco le partecipazioni illustri nella scena del ballo: meta' Radiohead (non Thom Yorke, che' quello lo avrei notato subito) e Jarvis Cocker dei Pulp. Quando l'ho scoperto ho cominciato a cantare "Disco 2000" a palla!

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