lunedì, gennaio 01, 2007

La mappa della blogosfera/2 - "Dipende un po' da che parte la guardi"

Le conversazioni degli ultimi giorni sulla mappa della blogosfera mi hanno fatto riflettere e ho trovato conferma, nell'ultimo post di Federico (con cui sto mi sto spesso confrontando sull'argomento) che integra alcune osservazioni ed esplicita alcuni punti a cui altri avevano accennato, parlando anche di scienza delle reti.

Io credo che, essendo questo un campo nuovo, bisogna ancora trovare tutte le definizioni e un metodo (o metodi?), ma è importante che vari approcci possano integrarsi perchè la specificità dell'oggetto di analisi non è un fattore secondario.
Quindi forse una disciplina va trovata. E non nel senso di sceglierla, ma di formarla (al momento non mi sento di avere niente più di questo "approccio laico").

Qui gli "addetti ai lavori" hanno un certa responsabilità nel mantenere saldo il loro approccio senza chiudersi agli altri, che siano o meno addetti ai lavori. Perchè, per come ha funzionato la Rete fino a questo momento, non mi meraviglierei affatto se nuovi approcci, intuizioni o suggerimenti arrivassero da persone "non istituzionalmente" deputate a farlo.
Proprio per questo, ma non solo per questo, spero che ci sia chiarezza nelle future spiegazioni (su carta o su blog che sia). Che siano, appunto, spiegazioni.


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Passo la palla, guarda il mio post Best of 2006

Anonimo ha detto...

tuo post pubblicato su I blog it!
http://www.iblog.it/2007/01/01/about-life-experiences-blogging-di-antonella-svaroschi/


ciao

Anonimo ha detto...

A me sembra che per fare una cosa del genere ci vogliano scienziati che se ne intendano sul serio di reti, non gente a caso, che si fa la propria scienza adattata al bisogno del momento e al piccolo orticello...ma è solo la mia piccola opinione...

Nel senso: quando si vuole ammantare di un'aura di scientificità qualcosa, sarebbe anche il caso di affiancare titoli, pubblicazioni precedenti, dati completi e cose simili, altrimenti ogni dichiarazione lascia il tempo che trova...

Antonella Napolitano ha detto...

Beh, non dico che la scienza vada fatta dal primo che passa.
Ma "chiudersi", intellettualmente parlando, non porta a molto.

Le conversazioni degli ultimi giorni sulla mappa hanno fatto confrontare punti di vista diversi e probabilmente sviluppare ulteriori riflessioni.
E una riflessione interessante è tale a prescindere, secondo me.

Chiaro poi che la scienza la facciano gli scienziati. Nessuno pretende o afferma il contrario, direi.