Ieri sono tornata a casa per qualche giorno. Ho trovato mio fratello, quello appassionato di hip-hop, che ascoltava un famoso brano di musica classica. Piuttosto stupita, gli ho chiesto come lo conoscesse.
La risposta è stata questa:
Aveva ragione Steven Johnson, mi sa! :-)
(con la piccola nota che però il contesto conta - oh, se conta! E che mio fratello continua a prediligere il wrestling ai libri)
(con la piccola nota che però il contesto conta - oh, se conta! E che mio fratello continua a prediligere il wrestling ai libri)
6 commenti:
Scommetto che il brano hip-hop in questione era "When I get You Alone" di Thicke. :D
Se davvero occorrono i Griffin per conoscere Mozart, allora il mondo è davvero malato (wrestling? Allora è malato grave).
E perchè è un male che la conoscenza arrivi da fonti inconsuete?
Il modo in cui l'acquisiamo, in fin dei conti, non è predefinito. Del resto è un po' difficile conoscere ciò con cui non entriamo a contatto.
Sul wrestling lasciamo stare, ho perso ogni speranza.
Mi consola solo che questo sia abbinato alla passione per le lingue,la breakdance e Baruch Spinoza.
Insomma, non bisogna tagliare tutto con l'accetta! ;)
Sono anch'io convinta che non abbia importanza da quale parte ti arrivi l'esperienza di una cosa bella...l'importante è che arrivi
Sciura Pina
La dimostrazione che molti cartoni animati sono educativi!
Mondiale.
Posta un commento