Saltiamo il momento in cui cerco di trovare un modo carino e simpatico di dire che Venezia è bellissima, che è umida, che ci sono le gondole e tutte le ovvietà che si sanno anche senza andare a Venezia.
Allora vi dico che è meglio andarci a inizio settimana, lunedi va bene, anche se ci sono in giro i crocieristi, cioè quelli che partono con le navi da crociera. Per cui martedi dovrebbe essere ideale, mi dicono dalla regia.
Tanto in piazza San Marco trovate sempre un sacco di gente, una fila chilometrica per entrare nella basilica e - aaargh!! - tonnellate di orridi piccioni, gente stupida che li sfama e che, anzi, spende anche dei soldi per comprare il mangime (ma per piacere, e vabbè l'igiene, che magari avete diverse concezioni...ma nessuno ha mai nemmeno visto "Gli uccelli"?).
Ah, piazza San Marco è più lunga e meno larga di quello che sembra...dopo che ho avuto la stessa impressione con Notre-Dame, comincio a pensare di avere un senso delle proporzioni piuttosto sfasato O che la televisione fa sembrare tutto molto più grande.
Poi: andate a Venezia, chè ne vale la pena, e non badate al fatto che sono sul "brontolone" andante.
Fa caldo, questa città è vuota, devo comprare un libro che non ho voglia di comprare (ma so che devo) e devo pure leggerlo. Devo aspettare altre 48 ore per tornare a casa e poi altrettante prima di andare al mare. Devo fare una mega valigia e un viaggio in treno e la cosa non contribuisce al buon umore. Devo dare rispostacce a qualcuno ma i candidati latitano (altro motivo per cui meritano rispostacce). Non vedo l'ora di avere tra le mani il mio nuovo libro dei Boondocks, in questo momento Huey Freeman è l'unico spirito che sento affine (anche se vorrei avere la sua stoffa sulle teorie del complotto).
La prossima settimana, quando il mio maggior problema sarà quale costume da bagno indossare per andare al mare, andrà meglio, ci scommetto.
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