martedì, maggio 29, 2007

Benjy, The Purple State e un nuovo inizio

All'inizio dello scorso anno, appena tornata in Italia dagli Stati Uniti, un'amica studentessa al Vassar College mi ha messo in contatto con Benjy Sarlin, che aveva in progetto di scrivere una tesi sui blog politici negli USA. Dopo un anno e mezzo passato a scriverci mail e commenti sulle rispettive tesi (senza esserci mai incontrati) ho finalmente avuto l'occasione di conoscerlo qualche settimana fa quando sono tornata al Vassar College per un weekend.

Ieri Benjy si è laureato con lode in Scienze Politiche e la sua tesi sui blog politici gli ha anche fatto vincere il "Jane Dealy Wirsig Memorial Prize for Journalism".
Poi, quando si dice "il ragazzo farà grandi cose": tra una settimana comincia il tirocinio estivo nientemeno che a Talking Points Memo, cioè praticamente il meglio che gli potesse capitare. E, dopo aver lasciato la sua creatura, il blog collettivo The Purple State, agli studenti di Vassar, sono sicura che presto farà capolino un suo blog personale.

Una delle cose che ho pensato dopo il mio primo soggiorno negli Stati Uniti è che c'è una serie di cose che non possiamo capire di un altro popolo se prima non viviamo in quei luoghi, se prima non parliamo e non conosciamo abbastanza a fondo le persone che ci vivono. Per gli Stati Uniti è tanto più vero, quanto più crediamo di conoscerli per il solo fatto di sentirne parlare tutti i giorni da tv e giornali.
La mia attitudine verso il nuovo è all'incirca quella dei bambini seduti sulle sedie troppo alte: mi muovo, agito le gambe e divento irrequieta finchè non capicsco quello che non mi è chiaro
Per quanto riguarda gli USA sono stata fortunata perchè negli ultimi due anni ho conosciuto e frequentato persone disposte a parlarmi di sè, a spiegarmi e più spesso a farmi capire (senza nemmeno troppo bisogno di spiegarmelo).
Benjy, pur non essendoci mai frequentati, è una di queste persone. Grazie e in bocca al lupo!


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