Beh, da quando il solito pusher di serie tv ne ha parlato e io ho seguito il suo consiglio (la prima volta era successo con Lost, fate un po' voi), sono diventata una fan sfegatata di "Studio 60 on the Sunset Strip".
Scopro oggi che in giro c'è il file mp3 della versione da brivido di "O holy night" suonata dai musicisti di New Orleans nel finale dell'ultima puntata (natalizia!) trasmessa prima della pausa per le feste (quando ricominciano a trasmetterla?).
Mi sembra anche il caso di ricordare la Tipitina's Foundation, che ha riunito questi musicisti e che sta operando per recuperare la cultura musicale della città.
In questo dicembre di scarso spirito natalizio (detto anche: "ma siamo sicuri che non ci siamo fermati a novembre? 'sto Natale dove sarebbe?") questa è forse l'unica cosa che mi ha fatto davvero pensare al Natale come significato e forse anche come atmosfera.
Sul sito della NBC c'è anche il video della parte finale dell'episodio. Che è bello da vedere, e non solo per i fanatici come me, perchè c'è un momento clou della serie.
Certo, poi però vi rovinate la sorpresa.
Quindi guardatevele tutte di fila dall'inizio, che è meglio.
p.s. Risparmio una tiritera infinita sui motivi per cui è una serie strepitosa - tanto so di non essere la sola a pensarlo - anzi cito solo la dotta opinione del pusher di cui sopra su una delle puntate: "è bellissima, scritta da dio e ha fatto piangere come un vitello il comunista che c’è in me nella sesta puntata, il tutto senza retorica o effettacci".
E la cito perchè è chiara e sintetica e mi rappresenta, riferimento comunista a parte.
E poi perchè altrimenti comincerei a elencare i motivi per cui li amo tutti, attori, personaggi, regista, sceneggiatori ecc.
Ecco, un po' di tiritera entusiastica l'ho fatta lo stesso.
Tag: Studio 60 on the Sunset Strip, O holy night, Tipitina foundation, New Orleans
Scopro oggi che in giro c'è il file mp3 della versione da brivido di "O holy night" suonata dai musicisti di New Orleans nel finale dell'ultima puntata (natalizia!) trasmessa prima della pausa per le feste (quando ricominciano a trasmetterla?).
Mi sembra anche il caso di ricordare la Tipitina's Foundation, che ha riunito questi musicisti e che sta operando per recuperare la cultura musicale della città.
In questo dicembre di scarso spirito natalizio (detto anche: "ma siamo sicuri che non ci siamo fermati a novembre? 'sto Natale dove sarebbe?") questa è forse l'unica cosa che mi ha fatto davvero pensare al Natale come significato e forse anche come atmosfera.
Sul sito della NBC c'è anche il video della parte finale dell'episodio. Che è bello da vedere, e non solo per i fanatici come me, perchè c'è un momento clou della serie.
Certo, poi però vi rovinate la sorpresa.
Quindi guardatevele tutte di fila dall'inizio, che è meglio.
p.s. Risparmio una tiritera infinita sui motivi per cui è una serie strepitosa - tanto so di non essere la sola a pensarlo - anzi cito solo la dotta opinione del pusher di cui sopra su una delle puntate: "è bellissima, scritta da dio e ha fatto piangere come un vitello il comunista che c’è in me nella sesta puntata, il tutto senza retorica o effettacci".
E la cito perchè è chiara e sintetica e mi rappresenta, riferimento comunista a parte.
E poi perchè altrimenti comincerei a elencare i motivi per cui li amo tutti, attori, personaggi, regista, sceneggiatori ecc.
Ecco, un po' di tiritera entusiastica l'ho fatta lo stesso.
Tag: Studio 60 on the Sunset Strip, O holy night, Tipitina foundation, New Orleans
1 commento:
quante verità. brava.
(i sub italiani sono usciti stasera. ora me la guardo. evvai. evvai!)
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