Viviamo una realtà spesso costruita su certezze di terza o quarta mano, abbiamo bisogno di ingenti verifiche di corrispondenza con la realtà. Non saltuarie, ma costanti e distribuite. A cui ciascuno di noi è chiamato contribuire secondo le proprie competenze. Oggi abbiamo la voce pubblica per farlo, abbiamo il canale per mettere a disposizione quanto sappiamo. E penso che il prossimo ciclo politico sarà gestito dalla prima coalizione di volonterosi in grado di raccogliere competenze ed esercitarle in modo rigoroso per allontanarsi dall’attuale arena di eccessi e menzogne.
In tutto questo rumore - rumore, perché spesso fatto a sproposito - segnalo allora alcune cose interessanti che ho letto in questi giorni:
- Un'intervista di Cesare Buquicchio a Giovanni Bachelet: «La chiesa sta sbagliando sul testamento biologico così come sbagliò sui trapianti» (L'Unità)
- Una sintesi dell'attività di Ignazio Marino sul testamento biologico. Qui il suo blog. (via Fondazione Daje)
- Il resoconto stenografico dell'intervento di Umberto Veronesi al Senato nella giornata di ieri (via Secondo Piano):
"...la nostra legge garantisce la possibilità di rifiutare ogni trattamento, anche di semplice sostegno, come le trasfusioni di sangue e la nutrizione artificiale; abolire questo dritto sarebbe un atto molto grave, che minaccia alle radici il principio di libertà individuale, base irrinunciabile delle democrazie moderne. Voglio pertanto fare un appello alla ragione e alla coscienza di tutti noi e di tutti voi, in quanti membri del Senato, vale a dire di questa Camera alta, di questa istituzione a cui la gente guarda come un punto fermo nella confusione dei momenti di crisi: il nostro ruolo è di analizzare le situazioni più difficili con lucidità e saggezza e dare pareri obiettivi e lungimiranti. Ecco, credo sia nostro dovere, come senatori, guardare più in là dell’oggi e anche del domani e pensare anche alle conseguenze future delle nostre decisioni."
Secondo il mio modestissimo parere, mi pare siano contributi utili per "tornare alla realtà".
Nessun commento:
Posta un commento