venerdì, dicembre 15, 2006

Astio 2.0/1 (the Scalfarotto edition)

"C’è una cosa che mi fa impazzire di internet. E’ la capacità incredibile dello strumento di creare una realtà virtuale nella quale i suoi utenti si proiettano anima e corpo, venendo totalmente inghiottiti dal bianco latteo dello schermo del computer e dimenticando completamente il resto del mondo dietro di sé mentre passano le loro vite seduti davanti al piccì."

Così comincia questo post di Ivan Scalfarotto.
Ho seguito con medio interesse - e curiosità, certo - il suo operato per le primarie dell'Unione, e l'ho fatto proprio via web nella fase del voto, dato che ero all'estero. Non so esattamente quale fosse la percezione che di lui aveva la gente. So però che molti in Rete erano dall'incuriosito all'entusiasta. Chi? Ah, i blogger, certo, i blogger.
Poi succede che oggi sul suo blog Scalfarotto scrive questa cosa lunga e davvero antipatica su Luca Conti aka Pandemia in risposta a (o meglio indispettito a causa di) un suo post di qualche settimana fa, in cui veniva fatto notare, la deriva del blog di Scalfarotto infestato da spam e si manifestava delusione (che vuol dire, aver dato credito alla persona, questo forse Scalfarotto non lo ha notato). La critica in sè è abbastanza vaga e a sè stante e quindi mi riesce incomprensibile capire la reazione spropositata che ne è seguita.

E poco elegante è il modo in cui la replica di Scalfarotto viene fatta. Non su quello che Luca Conti ha scritto in Rete e non (banalmente: il suo lavoro), ma sul suo CV che è linkato nel blog.
Scalfarotto fa il Direttore del Personale e quindi avrà magari una deformazione professionale nel valutare un curriculum. Ma il modo in cui lo fa in questo caso e in questa circostanza, poi...Voglio sperare che nel valutare i CV badi anche alle esperienze di chi lo presenta, ecco, poi magari sbaglio io.
Ora nessuno dice che il CV vada messo per forza in Rete, ma è senza dubbio segno che uno, come dire, ci mette la faccia. Scalfarotto non fa un lavoro legato alla Rete e non voglio nemmeno dire che il suo, di curriculum, debba metterlo in Rete solo perchè è stato l'elemento distintivo della sua strategia elettorale (strategia, capito?).
Però ecco tutto suona molto, immotivatamente, astioso e anche snob, detto da uno che scrive di essere (cito dal sito) di "direttore del personale di uno degli istituti finanziari più prestigiosi al mondo". E che, certo, parlerà inglese meglio di tutti noi messi insieme, ma non è da quello che si valuta una persona. O no?

"C’è una cosa che mi fa impazzire di internet. E’ la capacità incredibile dello strumento di creare una realtà virtuale nella quale i suoi utenti si proiettano anima e corpo, venendo totalmente inghiottiti dal bianco latteo dello schermo del computer e dimenticando completamente il resto del mondo dietro di sé mentre passano le loro vite seduti davanti al piccì."

Ecco, appunto.


Tag: Ivan Scalfarotto, Luca Conti, Pandemia

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