Maureen Dowd, brillante columnist del New York Times, sostiene che Barack Obama, nonostante le potenzialita', perde occasioni di essere incisivo - e invece potrebbe, le capacita' non gli mancano.
Insomma, sara' bravo nei comizi, ma poi si fa prendere alla sprovvista durante i primi dibattiti elettorali con gli altri candidati democratici alle primarie. Neanche a dirlo, Hillary Clinton ha fatto la figura migliore, nonostante l'eventuale preoccupazione per la pubblicazione di due libri non proprio lusinghieri sul suo conto.
La sensazione che ho spesso quando leggo blog di persone che vivono negli Usa (tra tutti Jeff Jarvis che sta anche monitorando la campagna elettorale su YouTube) e' che Obama sia un pochino un bluff, o meglio, che proprio la sua immagine mediatica che ha tanto appeal lo freni un po' quando arriva il momento di prendere posizione in modo deciso e magari "contro".
Anche solo, suggerisce Dowd, per far notare incoerenze della senatrice Clinton, principale rivale nei sondaggi e nella corsa alle primarie, ben piu' spregiudicata di lui.
SuperObama oppure Obambi (cosi' lo chiama Dowd con perfidia non comune, al solito) il politico dovra' decidersi in fretta, conclude Maureen Dowd : "the Boy Wonder cannot take over the coutry unless he can take on Wonder Woman".
"Con grandi poteri arrivano anche grandi responsabilita' " dicevano a Spiderman, del resto.
Tag: barack obama, hillary clinton, maureen dowd
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2 commenti:
profonda stima per il titolo.
Devo essere sincera, "Obambi" è tutto merito di Maureen Dowd.
Quando si dice: vorrei essere tanto perfida anche io!
Poi vabbè Dowd certe volte è pure pesante. Ma io pure, quindi... :-)
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