Ci sarebbe molto da dire e da scrivere sulla conferenza e lo sto facendo - e lo farò. Qui intanto metto un po' di note "altre".
Una delle cose più curiose è stato conoscere persone interessanti, alcune delle quali mie "letture" quotidiane da mesi, e chiacchierarci di cose serie e anche molto meno serie, magari dopo una lunga giornata di conferenze davanti a una birra.
E così con Sarah Stirland di Wired parliamo di Italia, della situazione politica e tecnologica (e di come spiegare alle rispettive madri il lavoro che facciamo), con Colin Delany (un caciarone simpaticissimo!) ci perdiamo nel Rose Hall prima di raggiungere gli altri al bar mentre lui, quando scopre che sono italiana, mi dice che ha avuto un trackback da un post in italiano e quindi non riusciva a leggerlo e io gli spiego che il post l'ho scritto io su SpinDoc.
C'è Daniel di MoveOn.org che per imperscrutabili motivi parla un italiano perfetto e Leslie, che tiene fede al cognome Bradshaw con un look molto stiloso e che mi racconta delle sue molteplici attività, dal design alla tecnologia.
Poi ci sarebbero ancora altre cose ma se comincio qui non vado a dormire e il jetlag non mi passa più quindi per ora chiudo qui e a domani.
Comunque gli interstizi sono sempre una gran cosa, a tutte le latitudini, per dire.
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