Il fatto è che, quando finisce la giornata di un barcamp che hai organizzato, di solito sei così stanco che la sola idea di rifarlo di nuovo ti fa stramazzare. E così io, a ottobre, avevo detto “Nooo, mai più”.
Poi sono passati mesi, di barcamp ce ne sono stati altri e un po' c'è stato un giro di boa: ci si è chiesti se il tempo del barcamp fosse finito, se si dovesse provare a reinventarlo in modo diverso...e così via.
Così, quando Nicola mi ha detto “e se organizzassimo un barcamp a Roma?” ho alzato lo sguardo dallo schermo e l'ho guardato perplessa, convinta che fosse una battuta. Quando mi ha detto che l'idea era nata da una chiacchierata tra lui e Vincenzo e poi mi ha mostrato il wiki, ho appurato che non era così e...insomma, non avevo detto “Mai più?”, io?? :P
Scherzi a parte, è una buona occasione anche per dare corso a un po' di conversazioni sul tema, così magari non restano ferme in un post o in qualche chiacchierata. Il fatto di pensare a un barcamp con così tanto anticipo (a fine novembre) dà infatti la possibilità di riflettere con calma e provare a ipotizzare delle modalità organizzative e – perché no – formule nuove.
Qualche mese fa, ad esempio, Giovanni ha realizzato una serie di interviste sul tema e ha elaborato alcune riflessioni, suddivise in due post che invito a leggere. Ne ho quindi approfittato per rileggere quello che gli avevo risposto io e per confrontarlo con le diverse opinioni date dagli altri intervistati.
Se ci penso, di domande me ne vengono già parecchie e pian piano voglio provare a pensarci e a sentire un po' di opinioni. La prima cosa è sicuramente il “l'eterno dilemma”: barcamp generalista o tematico?
Personalmente ho esperienza organizzativa solo della seconda opzione e mi è sembrato che questo si prestasse bene a far avvicinare anche persone non espertissime di tecnologia. Il punto a sfavore è, naturalmente, che il tema può essere o meno di interesse e questo lascia fuori un certo numero di persone.
Si può pensare a una modalità ibrida o comunque diversa? Per esempio, come si vede dal wiki, sono previsti momenti collettivi che sicuramente faranno da raccordo...voi come li utilizzereste?
Ultima nota per ora: sul wiki vedo i primi iscritti e alcuni scrivono che i due giorni (due! :) ) dovrebbero essere i due giorni del weekend, come abbiamo previsto: una buona idea o sarebbe meglio un venerdì/sabato?
Io comincio a pensarci - confortata dalla presenza di una decina di volontari (!!) e, tanto per fare le cose per bene, vi chiedo di usare il tag romecamp2008 per i post e quello #rc08 per Twitter.
Aspetto opinioni, ne riparliamo presto!
Ovviamente tenetevi liberi per il 29-30 novembre e...iscrivetevi, chevvelodicoaffare?!
Tag: RomeCamp2008
11 commenti:
Ci sto continuando a riflettere. In realtà vedo la formula dei barcamp diventare sempre più "snatualizzata" dalla sua accezione originale. Non che sia un problema, ma quello di novembre potrebbe essere un momento proprio per discutere di questo.
Sarebbe molto interessante.
Beh, io penso che l'ideale sarebbe cominciare a discuterne ben prima...magari i risultati di questa discussione avranno un'applicazione pratica nel RomeCamp stesso, no? :)
Ovviamente aspetto di sentire le tue riflessioni sul tema!
e...una via di mezzo tra un barcamp tematico e uno generalista?
una sorta di filo conduttore che permetta di parlare in "una certa chiave" delle varie tematiche tecnologiche?
nel blog di nicola ho proposto la chiave "le chiacchere stanno a zero"...
...sono sicuro che mi hai già capito - un barcamp con i "next steps", dove ogni intervento non finisce "aperto", fine a sè stesso, con con la formazione di gruppi che si prendono un impegno concreto, indicando i prossimi passi
che ne dici?
a
Quindi pensare a una o più "tracce" di sviluppo per gli interventi del barcamp?
Ottimo svaroschi, mi piacerebbe un barcamp nella capitale, vediamo che riesco a fare.
Provo a buttare già un'idea al volo circa la struttura.
Forse sono più verso il tematico, ma essendo su due giorni, l'idea di sviluppare diverse tracce è la migliore.
In ogni caso, il tempo a disposizione per ciascuno speech sarebbe da ridurre ai 5 minuti (+ domande e dibattito), per favorire un maggior numero di interventi e idee. Così potrebbe avere senso raggruppare una serie di interventi in slot tematici.
Associando slot "intensivi" a lunghe e frequenti pause – forse – si riesce a prendere il buono di entrambi i modelli (approfondimento tematico, interstizio generalista)…
forse, eh… ;)
@RedPill: Cinque minuti? Beh, non è un po' troppo breve? Voglio dire che se per certi interventi può andare, non è detto che funzioni altrettanto per argomenti più discorsivi...
L'idea delle tracce ad ogni modo mi pare funzionare, ci lavorerei un po' su: ad esempio tu le decideresti prima o le "ricaveresti" vedendo gli interventi che vengono inseriti?
Il dio della sintesi, lo venero ogni giorno ;)
In cinque minuti ci stanno parecchie idee. Va bene, possiamo arrivare a un compromesso di 10 minuti, te lo concedo. Ma la sintesi la vedo ottima per poi un dibattito più interessante (ché se si parla troppo, poi non si ha nulla da aggiungere).
Io farei un mix. Essendoci ancora molto tempo, si possono prima raccogliere proposte di qualsiasi tipo. A ridosso della data, organizzi gli interventi in sessioni, tenendosi larghi per raccogliere altri interventi spontanei a tema. Che dici?
Ciao cara, che bel lavoro vi aspetta!
Ti auguro un buon proseguimento e a presto su SL.
Io credo che al di la del barcamp come forma nativa di aggregazione, altre forme conferenziali si ibrideranno con la formula barcamp.
I barcamp intesi come li intendevamo 3 anni fa, stanno sparendo anche se difficilmente si notano i fenomeni di massa come quelli iniziali, piuttosto ci saranno piccoli eventi di poche porsone (anche del'ordine delle decine) che hanno pari dignità e forse permettono una migliore interazione e comprensione dei temi trattati.
Sarebbe bello se in tutta italia ci fosse (magari sotto forma associativa) qualcuno che si occupasse di monitorare e organizzare (là dove non ci sono) questi micro eventi e nello stesso tempo di metterli in relazione/comunicazione tra loro.
I temi sarebbero geo-referenziati. Sarebbe bellissimo (per me) vedere ad esempio barcamp di agricoltori che condividono esperienze e metodi di coltivazione, piuttosto che viticoltori o operai, insomma, sarebbe bello se questi anni di "barcamp" si trasformassero in un'esperienza concreta, tangibile e costruttiva per il territorio.
Insomma sto parlando di una rete di micro barcamp che a questo punto avrebbe connotati totalmente diversi che col barcamp (così come lo intendiamo) ha poco a che fare, ma che allo stesso tempo trae da lì e dalle esperienze di questi anni, il giusto spirito per far parlare gli italiani e far condividere esperienze e saperi.
Ma so che questo rimarrà un sogno.
Mi trovo particolarmente d'accordo con te, Giovanni. Spero che però il sogno possa prendere vita al più presto…
Avete deciso di organizzarlo per il mio ritorno a Roma? Chissà....
Rispetto ai dilemmi sollevati, onestamente non saprei cosa dire. Generalista o tematico? Boh! Io continuo a considerare il BarCamp come un grande evento di socializzazione, con tante persone che - dopo essersi conosciute on line - si possono guardare in faccia e scoprire che l'altro è più o meno interessante di quanto non lasci intuire il social network.
Fermo restando questo aspetto, credo che in due giorni di discussioni tematiche se ne possano affrontare parecchie.
Proviamo a ragionare sulla sostanza che, secondo me, continua a essere sempre più importante della forma.
Sulla durata degli interventi, dico solo che al Parlamento Europeo di Strasburgo i deputati hanno a disposizione tre minuti a testa per affrontare temi di portata internazionale. Viva la sintesi!
Comunque, consideratemi tra i volontari (compatibilmente con la mia presenza a Roma).
;)
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