sabato, aprile 29, 2006
Chez blogger torinesi, naturalmente
Le conseguenze del tempo libero quando non sei abituata
Avere tanto tempo libero vuol dire scoprire che certe situazioni non ti creano alcun problema e se ci ripensi è solo per curiosità quasi da entomologa. Eh, perchè curiosa lo sei e ora avresti anche tempo e spazio per metterti nei guai o per prenderti, quantomeno, qualche altra frase sibillina. E però il senso pratico che ti contraddistingue ti impedisce di fare cazzate che siano palesemente tali.
martedì, aprile 25, 2006
Partenze
...e lei trovò piuttosto curioso che fosse stata l'intervista a un cardinale a spingerla a comprare l'Espresso per la prima volta in vita sua...
*scusate, ma volevo proprio scriverla, 'sta parola! Sono in arrivo anche i miei, di endorsement!
venerdì, aprile 21, 2006
Periodo sabbatico
- dormo in quantità ragionevoli, ma - cosa fondamentale - senza sveglia!
- usufruisco della cucina materna
- guardo film che normalmente non avrei visto e che ora guardo solo perchè ho tempo e per motivi che esulano dalla qualità cinematografica, rispettivamente: ho letto il libro, John Corbett (indimenticato Aidan Shaw!), l'accento torinese che mi mette allegria
- cerco di familiarizzare con l'iPod shuffle e il nuovo portatile, regali di laurea. Poi mi rendo conto che sono esteticamente più affascinanti della sottoscritta e considero l'idea di rinnovare il guardaroba per essere all'altezza
- leggo un po' di libri che si erano ammassati sul comodino
- ammasso scartoffie varie sul comodino (la morte, ma non l'ordine!!)
- partecipo a feste di laurea e mi inquieto nello scoprire che una grossa percentuale dei miei conoscenti sono fidanzati da 6-8 anni e si apostrofano scherzosamente con "moglie" e "marito"
- tengo sotto controllo attacchi d'asma o di orticaria dovuti alle scoperte di cui sopra
- programmo viaggi
- scrivo mail, rispondo a mail, riprendo i contatti
- faccio riflessioni oziose e inutili, poi mi rendo conto che sono tali ed evito di scriverle sul blog
- attendo l'evoluzione di alcuni avvenimenti, ma senza ansia e senza fretta
- rinuncio a capire le persone (chè tanto son matte in grossa percentuale)
- NON prendo decisioni nemmeno per sbaglio
(insomma, non posso darvi risposte interessanti a questa domanda)
sabato, aprile 15, 2006
Tanta gente nella stessa barca...
Oh, come mi identifico! (amici immaginari a parte)
via Slide on the ice
giovedì, aprile 13, 2006
Rent!!
mercoledì, aprile 12, 2006
La musica che gira intorno
Qui si richiedono suggerimenti per canzoni con cui riempire iPod shuffle, dono di laurea.
Analisi, curiosità antropologiche e tentativi oziosi di far passare il pomeriggio.
Al direttore - Lunedì pomeriggio, mentre iniziava a profilarsi il testa a testa elettorale, Enrico Letta ha intelligentemente affermato che le prime dichiarazioni del leader che avrebbe vinto sarebbero state della massima importanza per stabilire il clima politico successivo alle elezioni.
Roberto Bellia, Vermezzo
Analisi: il signor Bellia pensa che la frase di Prodi voglia dire che non ci sarà tolleranza. Nella frase, in italiano corrente, ci sono due significati possibili: uno è quello che il lettore enuncia e l'altro è l'esatto opposto, vale a dire che chi parla non vuole il paese diviso.
Non avrà il potere di essere intollerante, ci scommetto e spero.
Quanto alla provocazione di Rocca su Umberto Eco (Al direttore - Gli italiani all’estero regalano la vittoria all’Unione. Tutto, piuttosto che avere Umberto Eco tra i coglioni) , non sono sicura di aver capito bene, forse era troppo sottile. Quasi quasi appoggio il commento di Achille chez Emmebi di qualche tempo fa. Almeno le più recenti impressioni sono queste. Sto ancora aspettando di leggere qualcosa di costruttivo. Segnalazioni gradite.
Personal DNA (e un po' di autoincenso ogni tanto)
(questo è il pezzo che preferisco: "You are an independent thinker and don't get too worried about how others might perceive you—you are not self-conscious about being the active, engaged person that you are. ")
Via Gaspar
Pensieri post-elettorali sparsi
L'Italia è un paese di arrivisti e bottegai. (Ilaria, 23 anni, Alessandria)
Perchè non te lo spieghi che in un paese che sta male, che dice di star male, le cose vadano così, come se in questi anni ci si fosse lamentati di qualcosa che ora, eh be', non fa mica così schifo.
E dispiace un po' vedere che nel quartiere più povero e malfamato della città in cui hai vissuto per 15 anni, che è oggetto di opera di riqualificazione culturale, architettonica ecc, apparentemente molto apprezzati, la gente voti al 40% per Forza Italia, che lì non ha fatto campagna elettorale.
Allora perchè? Perchè se per un mese ripeti una cosa in tv questa diventa vera? Perchè da un lato fanno disinformazione e dall'altro non si sanno spiegare? Perchè la gente ascolta e non si informa? Perchè le persone non comunicano e non discutono? Perchè ormai la politica è come il calcio, dove uno tifa acriticamente e a prescindere?
Devo finire per pensare questo, se ora chi ha perso (di poco, di poco) si riduce a dire male dei festeggiamenti, parla di vittoria "da un certo punto di vista", dice i senatori a vita con cui si può governare sono vecchi incartapecoriti, gode delle smorfie dei votanti della parte avversa che pensavano di vincere largamente e invece no. Io penso che qui se uno perde (o non vince granchè) non vede perdere la sua squadra per cui tifa e non sa nemmeno bene perchè. Se ci tiene (per chi ci tiene), soffre, soffre di più, perchè vede perdere una sua idea, un suo bisogno, una sua visione della società.
Qui chiudo. Ma prima mi sono tolta lo sfizio di capire una cosa. Ho fatto a mio padre una domanda e lui ha risposto che la nostra bella casa, in cui vivono cinque persone, al quinto piano, in pieno centro in una città da 100.000 abitanti (che presto sarà provincia in modo operativo) comporta una tassa di meno di 200 euro all'anno.
Tutto qui?
lunedì, aprile 10, 2006
Pomeriggio elettorale
venerdì, aprile 07, 2006
Longing for saturday...e poi chissà!
mercoledì, aprile 05, 2006
Non guardo molta tv e faccio bene/2
pornografia:
descrizione e rappresentazione di temi o immagini oscene in opere letterarie, artistiche, cinematografiche e sim.
Per eccesso di zelo, ho controllato anche un'altra definizione.
osceno:
1. che, secondo il comune sentimento, offende il pudore
2. ripugnante per la sua bruttezza
La fonte è lo Zingarelli 2001, perchè avevo in casa solo quello.
Non guardo molta tv e faccio bene /1
Qualunque cosa guardi in tv, c'è la campagna elettorale di mezzo.
Sto cominciando a provare fastidio fisico ogni volta che accendo la tv.
Quindi vado in giro, chè c'è bel tempo, è primavera e, tanto per essere banali, Bologna è bellissima in questa stagione (è anche umida, ma tanto è umida sempre!).
In pratica di solito do un'occhiata a Blob, se capita.