Parte 1
(un amico in chat) leggevo di code assurde, un'ora per entrare in un'aula, che poi era troppo piena. ed ero contento per voi [...] poi ho capito che parlavano della festa di internazionale a ferrara :(
In realtà se organizzi e vivi un barcamp contemporaneamente può capitare di avere una percezione del tutto ai limiti della schizofrenia. Da organizzatrice è d'obbligo la preoccupazione per quanta gente verrà, per come si troverà, per lo streaming, il wireless, le etichette, i cartelloni, la pioggia...eeeehhhh!?! La pioggia?! Io avevo espressamente detto “niente pioggia qui oggi” (ovviamente, all'improvviso, la pioggia su di noi). Allora chi è il responsabile!?!
Senza indulgere in pantomime sceme – chè la pioggia è arrivata nel primo pomeriggio ma c'è stato tempo per una mattinata soleggiata, chiacchierate, partite a calciobalilla ecc – devo dire che sì, in effetti son stata tesa e in effetti speravo venisse più gente, non fosse che per tutte le persone del Comune che hanno lavorato da matti e chissà se verranno ringraziate abbastanza. Allora ringrazio io Mattia (insostituibile), Nicola, Jennifer, Manu, Cecilia, Ale, Davide, Paola, i ragazzi del Cineca e quelli del Centro giovanile Blogos: senza di loro questo non sarebbe stato possibile.
Parte 2
Ci sono giornate fatte di piccole cose. Di cose di cui ti accorgi alla fine di una serata piovosa o dopo due giorni, arrabattandoti tra un trasloco e una riunione.
Questo barcamp è stato bello, davvero, con un respiro di un tipo diverso, con tempi e spazi tali da permettere che un intervento si protraesse a oltranza allargando l'oggetto della conversazione.
A me questa giornata ha mostrato, casomai ce ne fosse bisogno, che sono le persone a fare la differenza.
Quelle che non conosci e con cui incredibilmente riesci a chiacchierare, trovare conoscenze comuni e scoprire idee condivise.
E poi quelle che conosci. La iFamily tutta (anche protagonista del TwitterWine) con Fed che ha parlato di come si racconta con le fotografie. Gioxx che ha proposto il dizionario 2.0, le parole della Rete spiegate ai “non addetti”(e io non faccio nomi, ma so che è stato apprezzato). JTheo, che non ci son parole per descriverlo (ma molte foto, ormai). Delymyth e Palmasco, attenti e partecipi in ogni modo possibile.
E poi Feba, sostegno prima, durante e dopo, che ha fatto un intervento da manuale per la mia idea di barcamp: dove lei ha dato la partenza alla conversazione e tutti hanno partecipato e parlato. Ed ecco, sono contenta che sia avvenuto quando sono arrivati i miei genitori (perchè è successo pure questo e le modalità sono state esilaranti) perchè è stato il modo perfetto per spiegare loro lo svolgimento di un barcamp, secondo me. Poi dovrei smetterla qui perchè è un'amica, però io – che pure so quanto sia in gamba – sono rimasta comunque stupita da quanto sia brava ed efficace.
Si dice: Cosa resta alla fine della fiera?
Le parole, le facce, qualcosa di nuovo (ed entusiasmante), qualcosa di vecchio (e confortevole), qualcosa che non sapevo e che ora so.
Il solito? Beh, dipende da come uno è abituato! ;)
Nota personale: venerdi sera rientro dal twitterwine e da brava compulsiva e incurante del fatto che fossero le tre del mattino non trovo di meglio che guardare il wiki per l'ultima volta prima di delle quattro ore di sonno che mi aspettano. E trovo altri iscritti e un link in particolare, questo. E resto tre secondi a bocca aperta e vado a dormire un po' stranita pensando all'agosto di tre anni fa quando ho sentito parlare di Enzo Baldoni per la prima volta, troppo tardi, conoscendolo dalle parole degli altri, prima di leggerlo.
Conoscere Marco è stato un piacere e non gli ho fatto nessuna delle domande che forse gli avrei posto se fossi riuscita a metterle a fuoco e a trovare il coraggio di fare. Abbiamo parlato di barcamp, di blog e altro ancora. L'ultima domanda che mi ha fatto - a cui non ho risposto per mancanza di tempo - è stata "Perchè la gente usa Twitter?". Uh, si potrebbe fare un trattato. Ma risponderò, promesso! :)
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