(cose da studiare, se per caso ve le siete perse)
Il Partito Pirata in Germania e Liquid Feedback.
Qui un approfondimento.
domenica, luglio 29, 2012
domenica, luglio 22, 2012
Pirati in Germania
Due o tre cose sul Partito Pirata in Germania in un pezzo di Ronny Mazzocchi:
Sarebbe tuttavia un errore credere che la proposta politica dei pirati comunque si fermi alle tematiche che riguardano l’utilizzo di Internet o la tutela dei dati personali. Il loro programma politico mischia elementi tipici della cultura libertaria – legalizzazione delle droghe leggere e scardinamento del diritto d’autore – e di quella più tradizionalmente progressista ed ecologista. Finora a farne le spese elettoralmente sono stati sia i Liberali che i Verdi, anche se per ragioni diverse. I primi, impegnati dal 2009 nella coalizione di governo con la CDU/CSU, hanno finito per concentrati quasi esclusivamente – ma con scarso successo - sulle riforme economiche liberiste, lasciando campo libero ai pirati sui temi una volta a loro cari come quello dei diritti civili.
Utøya e il sogno dei giovani
Foto di Bente Kalsnes |
Ma i vostri sogni possono realizzarsi. Potete tenere vivo lo spirito di questa sera. Voi potete fare la differenza. Fatelo!
Ho una semplice richiesta per voi. Cercate di essere coinvolti. Di interessarvi. Unitevi a una associazione. Partecipate ai dibattiti. Andate a votare.
Le elezioni libere sono il gioiello di quella corona che è la democrazia. Partecipando, voi state pronunciando un sì pieno alla democrazia.
Jens Stoltenberg, Primo Ministro di Norvegia, 26 luglio 2011
venerdì, luglio 20, 2012
Un anno di LinkedIn
Un anno fa, di questi tempi, stavo scrivendo "LinkedIn".
L'esperienza di scrivere un libro, un manuale, per spiegare il funzionamento di uno strumento e un modo consapevole di usarlo è stato molto interessante e completamente nuovo per me, e colgo l'occasione per ringraziare Apogeo e Federica Dardi, che è stata fantastica nel duro compito dell'editor.
Ancora più interessante, però, è stata la serie di incontri, email ricevute, presentazioni, chiacchierate che ancora continuano. Il lavoro, specie in questo periodo, è un argomento drammaticamente critico, un settore in cui molti si sentono spaesati, che vi siano appena arrivati, o che vi siano immersi da anni.
Non sono, ahimè, in grado di dare soluzioni e non sono esperta di politiche del lavoro. Spero però di aver fatto un buon lavoro nello spiegare come usare uno strumento in più. E mi auguro sinceramente che possa essere utile.
Ed è l'occasione per ringraziare tutte le persone che ho incontrato in questo anno e che di lavoro si occupano quotidianamente. Una per tutte, Cristina Maccarrone, che dirige Walk on Job.
Speriamo che i prossimi dodici mesi siano migliori per tutti.
N.B. Infine, grazie a chi ha scritto del libro, last but not least Barbara Sgarzi che mi ha intervistato per il blog di Vanity Fair e che ha pubblicato un piccolo decalogo che spero sia utile.
L'esperienza di scrivere un libro, un manuale, per spiegare il funzionamento di uno strumento e un modo consapevole di usarlo è stato molto interessante e completamente nuovo per me, e colgo l'occasione per ringraziare Apogeo e Federica Dardi, che è stata fantastica nel duro compito dell'editor.
Ancora più interessante, però, è stata la serie di incontri, email ricevute, presentazioni, chiacchierate che ancora continuano. Il lavoro, specie in questo periodo, è un argomento drammaticamente critico, un settore in cui molti si sentono spaesati, che vi siano appena arrivati, o che vi siano immersi da anni.
Non sono, ahimè, in grado di dare soluzioni e non sono esperta di politiche del lavoro. Spero però di aver fatto un buon lavoro nello spiegare come usare uno strumento in più. E mi auguro sinceramente che possa essere utile.
Ed è l'occasione per ringraziare tutte le persone che ho incontrato in questo anno e che di lavoro si occupano quotidianamente. Una per tutte, Cristina Maccarrone, che dirige Walk on Job.
Speriamo che i prossimi dodici mesi siano migliori per tutti.
N.B. Infine, grazie a chi ha scritto del libro, last but not least Barbara Sgarzi che mi ha intervistato per il blog di Vanity Fair e che ha pubblicato un piccolo decalogo che spero sia utile.
martedì, luglio 17, 2012
OpenCoesione: risorse, dati, cittadini
Oggi sono a Roma, tra poco più di un'ora parteciperò all'incontro di presentazione di OpenCoesione, il portale del Ministero della Coesione Territoriale, lanciato oggi.
Sul sito si legge:
Io ho molte domande e curiosità su modi, obiettivi e soprattutto, sul modo che verrà scelto per comunicare un tema non certo semplice da capire per i cittadini - molti dei quali, probabilmente, non hanno le idee particolarmente chiare su cosa sia la coesione territoriale, in primo luogo.
Qui un primo commento di chi ha già guardato il portale con attenzione.
Se ne parlerà anche su Twitter usando l'hashtag #OpenCoesione. Si potranno inoltre porre domande sul sito del Ministero.
Sul sito si legge:
OpenCoesione è il primo portale sull'attuazione degli investimenti programmati nel ciclo 2007-2013 da Regioni e amministrazioni centrali dello Stato con le risorse per la coesione. I dati sono pubblicati perché i cittadini possano valutare se i progetti corrispondono ai loro bisogni e se le risorse vengono impegnate in modo efficace.Ho stima del ministro per le cose fatte in questi mesi (e per come le sta facendo), nonché per tutte le cose che mi ha raccontato Alberto, durante il mio anno di lavoro per Kublai.
Io ho molte domande e curiosità su modi, obiettivi e soprattutto, sul modo che verrà scelto per comunicare un tema non certo semplice da capire per i cittadini - molti dei quali, probabilmente, non hanno le idee particolarmente chiare su cosa sia la coesione territoriale, in primo luogo.
Qui un primo commento di chi ha già guardato il portale con attenzione.
Se ne parlerà anche su Twitter usando l'hashtag #OpenCoesione. Si potranno inoltre porre domande sul sito del Ministero.
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