Capita di trovarsi a cene o feste dove qualcuno prova a mettersi in mostra parlando del successo nel proprio lavoro, ostentando ricchezze familiari o auto potenti* ('sto rapporto degli uomini con le auto un giorno vorrò capirlo) .
Capita all'eccesso opposto di parlare con gente che vuol darsi arie da bohèmien**.
A volte però si esagera. Qualche giorno fa, alla domanda "Cosa fai nella vita?", ho sentito una risposta che suonava più o meno "Non faccio molto. Di giorno dormo. Di notte sogno. E vendo sogni. Qualcuno li compra, qualcuno no".
La fidanzata adorante, che confermava annuendo, è probabilmente la dimostrazione che tale atteggiamento paga in qualche modo.
Dopo circa sessanta secondi di questa tiritera mi sono sentita in dovere di incalzare con sguardo interrogativo e allora lui mi ha spiegato che studia cinema al DAMS.
Ho quasi sospirato: per tutti quei sessanta secondi mi ero chiesta, un pochino sgomenta, se il soggetto in questione stesse cercando un modo elegante di dirmi che era uno spacciatore o qualcosa del genere.
* la prima volta bene, la seconda mi dico che deve trattarsi dell'orgoglio di chi lavora. Al terzo riferimento in meno di cinque minuti mi verrebbe da direzionare il soggetto verso qualcuno che sia sensibile a questo tipo di cose - ce ne sono, lo so. Non sposerò mai un uomo ricco, pazienza.
** la prima volta bene, la seconda mi dico che deve trattarsi di uno spirito libero. Al terzo riferimento in meno di cinque minuti mi verrebbe da direzionare il soggetto verso qualcuno che sia sensibile a questo tipo di cose - ce ne sono, lo so. Non sposerò mai un uomo che vuole farsi mantenere, pazienza.