giovedì, gennaio 28, 2010
Obama allo State of the Union: we don't quit
To tweet or not to tweet (that’s the question for Cameron)
Forse.
Durante una conferenza stampa a David Cameron, il leader conservatore inglese, viene chiesto come mai non ha ancora iniziato a utilizzare twitter per comunicare coi suoi numerosi sostenitori, anche considerando il successo degli account di Downing Street e di Sarah Brown, attuale first lady inglese.
Tory Radio (a cui rubo il titolo del post) ha dei dubbi sul fatto che sia una buona idea. Ma, nel dubbio, pubblica l'elenco dei più influenti nella twittersfera conservatrice inglese.
martedì, gennaio 26, 2010
I problemi interpretativi del decreto Romani
In un contesto europeo dove la televisione via internet è maggiormente diffusa e popolare simili definizioni scongiurerebbero i problemi interpretativi che stiamo per illustrare. In Italia sono stati fatti grossi investimenti per la tecnologia satellitare ma non per la tv via internet, con l’effetto di lasciare l’interprete di fronte alla perplessità di adeguare una disciplina destinata a dettare regole a una realtà di mercato che nel nostro paese non è ancora strutturata, ma che deve essere considerata settore emergente. La questione è quindi capire come e in che misura le regole si applicheranno a un mercato in fieri e se e in quale misura potrebbero influire anche sulla produzione di contenuto audiovisivo user generated in Internet già, invece, esistente.
Vi consiglio di leggerlo tutto e faccio i complimenti a Elvira, sempre brava e puntuale.
giovedì, gennaio 21, 2010
KublaiCamp2010: il 30 gennaio a Roma
E allora rieccoci qui, a gennaio al KublaiCamp2010!
L'appuntamento è a Roma, il prossimo 30 gennaio, all'ISA (Istituto Superiori Antincendi - zona Ostiense). Come l'anno scorso, sarà l'occasione per incontrare di persona i membri della community, per approfondire argomenti e per condividere idee.
Ci sarà lo spazio barcamp, ma anche incontri sugli aspetti organizzativi e creativi di un progetto: il programma - cosa più unica che rara - è stato creato dalla community stessa.
E poi, naturalmente, il Kublai Award (date un'occhiata ai sei finalisti)!
Il KublaiCamp, però, non è un evento solo per la community, anzi. Lo scorso anno diversi osservatori "esterni" sono venuti e si sono trovati molto bene: è stato un modo per far incontrare gruppi e approcci diversi e penso che gli effetti siano stati molto positivi (e poi c'è ancora qualcuno che ricorda i dolci siciliani portati da Pico! ;-) ).
Insomma, l'appuntamento per tutti è sabato 30 gennaio, spero di vedervi lì!
(tutte le informazioni utili sono sul wiki)
p.s. Vedete il video qui sopra? é un trailer del KublaiCamp, realizzato dalla bravissima Chantal Dumont a tempo di record. Fatelo girare!!
p.s. 2 Se avete voglia di dare una mano, fatevi avanti.
martedì, gennaio 19, 2010
P.A. 2.0: in Gran Bretagna più fumo che arrosto. Ma occhio alla social innovation...
Lo spiega Dominic Campbell, fondatore di FutureGov, una delle più interessanti organizzazioni del settore, nella parte finale di una bella (e critica) intervista, di cui consiglio la lettura:
Most important and interesting of all is how these building blocks can be used to support public service users to make decisions for themselves, working with government to design and deliver public services that better meet the needs of the end user in which the user plays a key role.
Projects such as Southwark Circle, School of Everything and even some FutureGov projects like Enabled by Design that are leading the way in this field, working with or without government to demonstrate how the world could look in a logical progression of web 2.0 and citizen co-production. The idea that government needs to shift to act very much as an enabler of social change and action, not sole public service provider.
This will require a huge shift in mindset with a significant change management challenge ahead. It will require the government to learn to trust the people it is there to serve and work with them to redesign services to be far more co-produced and personalised. This is not about data, not about websites even. It’s about vision, brave leadership, and effective management, creating a government that is willing to prototype new approaches to public service delivery. So not much to ask then! ;-)
Gran Bretagna in campagna elettorale: si riparte dal web
Le prossime elezioni politiche si svolgeranno a maggio e, secondo molti, porteranno a un cambio di governo con la vittoria dei conservatori.
Altrettanto interessante, però, è lo scenario che si sta sviluppando tra la crescita della blogosfera politica (anche qui i siti più rilevanti sono conservatori: che sia l'effetto dello stare all'opposizione?) e una serie di esperimenti in campagna elettorale - vedi manifesto "taroccato" qui a fianco - che passano, curiosamente, dalla Rete ai partiti.
Qualche spunto e annotazione li ho scritti oggi su Spindoc: che ne pensate?
lunedì, gennaio 18, 2010
Il rapporto tra politici ed elettori: saltare il blog, puntare al social
La tesi è che, nel creare rapporto coi cittadini, i politici abbiano "saltato il blog" e siano arrivati al social: in pratica, con l'avvento di Facebook e altri social network, i politici e i loro staff utilizzano strumenti che implicano un rapporto più rapido, diretto e - forse - più superficiale, dato il tipo di contenuti che vengono veicolati.
La presentazione è davvero interessante e merita approfondimento e riflessione.
Provo a buttar giù qualche annotazione.
Ricordo che una delle obiezioni fatte ad Antonio durante la conferenza è stata: e quale sarebbe la differenza, in fin dei conti? Non è pur sempre una modalità di comunicazione con i propri elettori?
La risposta che Antonio diede - e che mi trovò molto d'accordo - è che il periodo iniziale di sviluppo della blogosfera, in cui il blog era praticamente uno strumento di comunicazione unico nel suo genere, ha anche permesso la nascita di fiducia e reputazione, basate su quel che si scriveva, sui link, sulla verifica delle fonti. Insomma, qualcosa di progressivo, basato sulla costruzione di un rapporto graduale e di capacità sempre maggiori di orientamento in un contesto sconosciuto e su cui non avevamo parametri.
Mia considerazione finale: Certo, questo non può necessariamente avvenire nel momento in cui leggiamo il blog di un politico, o di un sindaco, o di altre analoghe figure pubbliche: diversi sono obiettivi e punti di partenza.
Tuttavia, fatte le dovute eccezioni, non sarebbe male se si concepisse più spesso la comunicazione (stavo per scrivere "dialogo", ma ho pensato fosse meglio non esagerare) coi cittadini non solo come messaggio - ed eventuale ricezione di commenti - ma come spazio più ampio di argomentazione, con rimando a fonti che non siano il proprio sito, con discussione di fonti diverse dal proprio sito.
Forse un "respiro più ampio" risulterebbe anacronistico?
domenica, gennaio 17, 2010
Ok, ci risiamo
Anche quest'anno è gennaio, anche quest'anno sono uscite le date della prossima edizione di PDF, anche quest'anno inizio a programmare il mio viaggio estivo a New York con mooooolto anticipo.
Le date sono 3 e 4 giugno 2010 e il 5 è prevista una unconference (qui alcuni speaker).
Who's in? ;-)
giovedì, gennaio 14, 2010
Laura, i libri e l'ebook reader
Sul blog GGD Bologna, Laura racconta i suoi primi mesi col nuovo arrivo tecnologico, in un post carino e pieno di foto.
Buona lettura!