A volte mi diverto nel vedere le partite di calcio, una volta sono anche andata allo stadio e mi sono divertita. Ma no, non sono una grande appassionata di calcio.
Però ho visto molte volte cosa sia la passione per il calcio.
Sono figlia di una persona che ha la passione per il calcio da sempre, di una persona che ha sempre giocato a calcio e ha cominciato a tifare una squadra nel modo più semplice. Mio padre aveva cinque anni quando ha visto una partita della Juve e ha cominciato a tifarla perchè gli è piaciuto come giocava. Semplice, come molte cose che fanno i bambini.
Come tutti i suoi coetanei, passava i pomeriggi nei prati o nei campetti e giocava a calcio per ore, probabilmente sognando di emulare quello che i suoi "eroi" facevano ogni domenica.
Poi è cresciuto, ha capito che gli eroi erano altri, ma ha continuato ad amare il calcio e a giocare a pallone.
Ha anche avuto l'opportunità di andare a giocare in una squadra di calcio vera e ha preso una decisione. Non lo ha fatto.
Ha continuato il liceo e ha studiato ingegneria. A Torino, se non altro.
Dopo i cinque anni di università è tornato a casa e ha continuato a giocare a calcio, a tifare Juve e anche per la squadra della sua città.
Io penso che il tifoso vero, quello con la passione per il calcio, non tifa Juve o Milan o Inter perchè vuole essere sicuro di vincere, ma perchè, spesso, rappresenta il sogno, il massimo livello, perchè ci vede giocare i campioni, perchè si esalta nel sentirsi parte di qualche cosa di grande.
La passione per il calcio, almeno per come prende l'italiano in media, non è razionale, me ne accorgo quando vedo mio padre -uomo tra i più pacati al mondo - urlare all'indirizzo dei giocatori come non ha mai fatto con noi figli quando combinavamo qualcosa di sbagliato.
La passione per il calcio nasce per una squadra o per un giocatore e, di solito, resta anche dopo quella squadra, dopo quel giocatore. Sempre.
Il tifo che si fa dovrebbe derivare da questa passione. Altrimenti non vale.
Uno scandalo come questo può farci provare schifo per un sistema corrotto, può farci contenere l'esultanza per una vittoria forse non meritata, ci può fare allontanare da uno sport. Ma chi cambia squadra in seguito a questi avvenimenti non hai mai davvero tifato per quella squadra, secondo me.
Negli anni la squadra della mia città è retrocessa, si è sciolta per mancanza di soldi e casini vari e si è ricostituita sotto un altro nome. Dalla serie B alla C2 mio padre ha sempre rinnovato il suo abbonamento in tribuna, anche quando molti "hanno abbandonato la causa". So che non smetterà di tifare per la Juventus anche se dovesse andare in B, anche se venissero provate tutte queste accuse. E penso sia giusto così. Perchè la nazionale passione per il calcio non è razionale. Non si tratta di politica (anche se oggi spesso ci si relaziona alla politica con atteggiamento da tifo da stadio, sic!).
A una certa età ci spiegano che Babbo Natale non esiste, ma non rinneghiamo gli anni che abbiamo passato a crederci, in cui ci ha regalato dei sogni e - in qualche modo - la magia.
E sì, abbiamo inconsapevolmente alimentato il consumismo sfrenato del Natale, ma senza saperlo, in buona fede, credendoci.
Chiosa finale (che doveva essere una premessa e invece l'ho messa alla fine): capisco che ci sia gente che non vedeva l'ora che questo casino succedesse, tifosi che si sentono defraudati, persone che da anni dicono che una certa squadra di calcio ruba gli scudetti e, ora che questa affermazione potrebbe essere dimostrata si lancia in considerazioni che a volte sono esageratamente e inutilmente trionfalistiche o apocalittiche.
Ci sarà la giustizia, ci deve essere, e anche in fretta.
Forse va bene ed è inevitabile prenderserla col pesce più grosso, ma senza dimenticare che si tratta, evidentemente, di un settore corrotto. Inoltre, prima di lanciarsi in pericolose equivalenze con certe formazioni che hanno causato molti morti, mi piace ricordare che una squadra di calcio è fatta da dirigenti, calciatori, ma anche tante persone che lavorano nell'ombra e che fanno un lavoro - un lavoro! - e non sono criminali. Inoltre le squadre di calcio non sarebbero tali se non avessero tifosi. Più o meno intelligenti, responsabili, imbecilli, irrazionali, appassionati. Questo dipende dalle persone che siamo...perchè siamo persone, cielo, non juventini, milanisti, interisti ecc.(come mai ce lo dimentichiamo così spesso e volentieri, in questi casi?). Poi forse sbaglio io, ma a me piace pensare che la maggior parte di loro siano tifosi per passione e non per sfogare qualche istinto che non gli riesce di sfogare in altri aspetti della loro vita.
Però ho visto molte volte cosa sia la passione per il calcio.
Sono figlia di una persona che ha la passione per il calcio da sempre, di una persona che ha sempre giocato a calcio e ha cominciato a tifare una squadra nel modo più semplice. Mio padre aveva cinque anni quando ha visto una partita della Juve e ha cominciato a tifarla perchè gli è piaciuto come giocava. Semplice, come molte cose che fanno i bambini.
Come tutti i suoi coetanei, passava i pomeriggi nei prati o nei campetti e giocava a calcio per ore, probabilmente sognando di emulare quello che i suoi "eroi" facevano ogni domenica.
Poi è cresciuto, ha capito che gli eroi erano altri, ma ha continuato ad amare il calcio e a giocare a pallone.
Ha anche avuto l'opportunità di andare a giocare in una squadra di calcio vera e ha preso una decisione. Non lo ha fatto.
Ha continuato il liceo e ha studiato ingegneria. A Torino, se non altro.
Dopo i cinque anni di università è tornato a casa e ha continuato a giocare a calcio, a tifare Juve e anche per la squadra della sua città.
Io penso che il tifoso vero, quello con la passione per il calcio, non tifa Juve o Milan o Inter perchè vuole essere sicuro di vincere, ma perchè, spesso, rappresenta il sogno, il massimo livello, perchè ci vede giocare i campioni, perchè si esalta nel sentirsi parte di qualche cosa di grande.
La passione per il calcio, almeno per come prende l'italiano in media, non è razionale, me ne accorgo quando vedo mio padre -uomo tra i più pacati al mondo - urlare all'indirizzo dei giocatori come non ha mai fatto con noi figli quando combinavamo qualcosa di sbagliato.
La passione per il calcio nasce per una squadra o per un giocatore e, di solito, resta anche dopo quella squadra, dopo quel giocatore. Sempre.
Il tifo che si fa dovrebbe derivare da questa passione. Altrimenti non vale.
Uno scandalo come questo può farci provare schifo per un sistema corrotto, può farci contenere l'esultanza per una vittoria forse non meritata, ci può fare allontanare da uno sport. Ma chi cambia squadra in seguito a questi avvenimenti non hai mai davvero tifato per quella squadra, secondo me.
Negli anni la squadra della mia città è retrocessa, si è sciolta per mancanza di soldi e casini vari e si è ricostituita sotto un altro nome. Dalla serie B alla C2 mio padre ha sempre rinnovato il suo abbonamento in tribuna, anche quando molti "hanno abbandonato la causa". So che non smetterà di tifare per la Juventus anche se dovesse andare in B, anche se venissero provate tutte queste accuse. E penso sia giusto così. Perchè la nazionale passione per il calcio non è razionale. Non si tratta di politica (anche se oggi spesso ci si relaziona alla politica con atteggiamento da tifo da stadio, sic!).
A una certa età ci spiegano che Babbo Natale non esiste, ma non rinneghiamo gli anni che abbiamo passato a crederci, in cui ci ha regalato dei sogni e - in qualche modo - la magia.
E sì, abbiamo inconsapevolmente alimentato il consumismo sfrenato del Natale, ma senza saperlo, in buona fede, credendoci.
Chiosa finale (che doveva essere una premessa e invece l'ho messa alla fine): capisco che ci sia gente che non vedeva l'ora che questo casino succedesse, tifosi che si sentono defraudati, persone che da anni dicono che una certa squadra di calcio ruba gli scudetti e, ora che questa affermazione potrebbe essere dimostrata si lancia in considerazioni che a volte sono esageratamente e inutilmente trionfalistiche o apocalittiche.
Ci sarà la giustizia, ci deve essere, e anche in fretta.
Forse va bene ed è inevitabile prenderserla col pesce più grosso, ma senza dimenticare che si tratta, evidentemente, di un settore corrotto. Inoltre, prima di lanciarsi in pericolose equivalenze con certe formazioni che hanno causato molti morti, mi piace ricordare che una squadra di calcio è fatta da dirigenti, calciatori, ma anche tante persone che lavorano nell'ombra e che fanno un lavoro - un lavoro! - e non sono criminali. Inoltre le squadre di calcio non sarebbero tali se non avessero tifosi. Più o meno intelligenti, responsabili, imbecilli, irrazionali, appassionati. Questo dipende dalle persone che siamo...perchè siamo persone, cielo, non juventini, milanisti, interisti ecc.(come mai ce lo dimentichiamo così spesso e volentieri, in questi casi?). Poi forse sbaglio io, ma a me piace pensare che la maggior parte di loro siano tifosi per passione e non per sfogare qualche istinto che non gli riesce di sfogare in altri aspetti della loro vita.
Tag: Moggi, Juventus, scandalo, calcio
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