Non vi viene in mente? Infatti...non esiste.
Cioe' il paradosso e' questo: tutte le persone a cui ho chiesto, mi hanno consigliato di vedere Boston ma nessuno mi ha saputo indicare qualcosa di significativo da vedere. Ora, non dubito che in fin dei conti qualcosa ci sia pure, ma la bellezza di Boston e' appunto la citta', l'architettura, il fatto di poter camminare a piedi in una citta' che, insomma, si', e' una grande citta' (inclusa la mezz'ora d'ordinanza per trovare parcheggio).
Il punto e' che, come dire senza risultare offensivi, dal punto di vista di un europeo, questo paese non ha molta storia, e si deve arrangiare come puo'.
Ed e' il motivo per cui una delle principali piazze e' intitolata a John Singleton Copley, uno dei piu' apprezzati pittori dell'America coloniale (a quanto dicono, io confesso la mia ignoranza), ma, ecco, non esattamente Michelangelo.
Ed e' il motivo per cui nella stessa piazza si possono trovare una chiesa, l'enorme biblioteca pubblica e un grattacielo. No, forse il motivo vero e' che qui difettano "un tantino" di senso estetico...
A parte le stranezze che l'occhio non puo' non cogliere (miseria, mica per essere snob, ma uno vive ventiquattro anni in Italia, non e' che se ne puo' dimenticare in due settimane!) Boston e' una citta' deliziosa ed elegante e, immagino, piena di studenti, dato che c'e' una elevatissima concentrazione di college (noi siamo state ospitate da amiche al Wellesley College), un posto dove e' piacevole camminare di sabato mattina, anche se il traffico e' quello che e'.
Quanto al viaggio, il mio primo viaggio on the road, e' stato fantastico e parte integrante di questo weekend! Sara e Alex sono state grandi compagne di viaggio...e come nei piu' classici film abbiamo sbagliato uscite, capito male le indicazioni (ma ce la siamo cavata senza grossi problemi) e abbiamo cantato di tutto e di piu' (i gusti musicali di Sara e del suo iPod sono parecchio variegati!), da Janis Joplin ai telefilm anni '80.
Quanto alla frase clou del weekend, concordo con Sara, il premio va ad Alex mentre assapora il brunch:
"This is like an orchestra in my mouth! Crescendo! Yo Yo Ma!"
N.B. a questo punto magari qualcuno vorra' sapere dove abbiamo fatto il brunch (e ho bevuto un espresso senza riportare traumi): INQ bistro, Newbury st.
E vi consiglio anche il Brown sugar, ristorante Thai dal nome inspiegabile dove abbiamo cenato venerdi' sera.
Cioe' il paradosso e' questo: tutte le persone a cui ho chiesto, mi hanno consigliato di vedere Boston ma nessuno mi ha saputo indicare qualcosa di significativo da vedere. Ora, non dubito che in fin dei conti qualcosa ci sia pure, ma la bellezza di Boston e' appunto la citta', l'architettura, il fatto di poter camminare a piedi in una citta' che, insomma, si', e' una grande citta' (inclusa la mezz'ora d'ordinanza per trovare parcheggio).
Il punto e' che, come dire senza risultare offensivi, dal punto di vista di un europeo, questo paese non ha molta storia, e si deve arrangiare come puo'.
Ed e' il motivo per cui una delle principali piazze e' intitolata a John Singleton Copley, uno dei piu' apprezzati pittori dell'America coloniale (a quanto dicono, io confesso la mia ignoranza), ma, ecco, non esattamente Michelangelo.
Ed e' il motivo per cui nella stessa piazza si possono trovare una chiesa, l'enorme biblioteca pubblica e un grattacielo. No, forse il motivo vero e' che qui difettano "un tantino" di senso estetico...
A parte le stranezze che l'occhio non puo' non cogliere (miseria, mica per essere snob, ma uno vive ventiquattro anni in Italia, non e' che se ne puo' dimenticare in due settimane!) Boston e' una citta' deliziosa ed elegante e, immagino, piena di studenti, dato che c'e' una elevatissima concentrazione di college (noi siamo state ospitate da amiche al Wellesley College), un posto dove e' piacevole camminare di sabato mattina, anche se il traffico e' quello che e'.
Quanto al viaggio, il mio primo viaggio on the road, e' stato fantastico e parte integrante di questo weekend! Sara e Alex sono state grandi compagne di viaggio...e come nei piu' classici film abbiamo sbagliato uscite, capito male le indicazioni (ma ce la siamo cavata senza grossi problemi) e abbiamo cantato di tutto e di piu' (i gusti musicali di Sara e del suo iPod sono parecchio variegati!), da Janis Joplin ai telefilm anni '80.
Quanto alla frase clou del weekend, concordo con Sara, il premio va ad Alex mentre assapora il brunch:
"This is like an orchestra in my mouth! Crescendo! Yo Yo Ma!"
N.B. a questo punto magari qualcuno vorra' sapere dove abbiamo fatto il brunch (e ho bevuto un espresso senza riportare traumi): INQ bistro, Newbury st.
E vi consiglio anche il Brown sugar, ristorante Thai dal nome inspiegabile dove abbiamo cenato venerdi' sera.
1 commento:
mi mandi via mail delle foto di Boston? che proprio non ce l'ho fatta a visitarla... ti sei bevuta un the' al porto? ;)
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