Cose che ho imparato dalla mia frequentazione continuata con la metropolitana di New York
- sopportare gli sbalzi di temperatura: l'aria condizionata nelle carrozze della metropolitana va dalla modalità "freddo semplice" alla modaità "polar bear" passando per la modalità "bora di Trieste". Il che vuol dire andare in giro in pieno luglio in canottiera ma con una giacca in borsa. Ovviamente l'ambiente interno delle stazioni della metropolitana è caldo che nemmeno una fornace. Il concetto di escursione termica? Beh, sì, l'avevo studiato anni fa ma, che dire, una rinfrescata farà pure bene. Urgh, ho detto "rinfrescata". Ecco, quello mi sa che non ricordo bene cosa significa. Sigh.
- spirito di osservazione: il gioco da attesa della metropolitana è "aguzza la vista e scova il topo". C'è sempre un vincitore. Per dire di quanti topi ci sono sulle rotaie dove corre la metro. Diciamo che ho imparato anche a non farci caso, finchè sono lì sotto. Ho come il sospetto che avrei altre reazioni se li vedessi sul mio stesso livello di strada.
- equilibrio: specie nelle ore di punta la quantità di gente è inverosimile. Quindi bisogna cercare di entrare nella carrozza appiattendosi e facendo perno su punti insoliti del corpo tipo il gomito e la testa, o il tallone e la spalla. Il coefficiente di difficoltà aumenta se avete i tacchi. O anche se cercate di leggere un libro o un giornale - cosa che molti fanno, dato che, per bene che vada, il tragitto dura almeno 20-30 minuti. Io ormai sono piuttosto abile e riesco a leggere anche saggi in lingua spostando il baricentro più volte tra una fermata e l'altra. Dovrebbero fare dei campionati, di questa cosa.
- sopportare gli sbalzi di temperatura: l'aria condizionata nelle carrozze della metropolitana va dalla modalità "freddo semplice" alla modaità "polar bear" passando per la modalità "bora di Trieste". Il che vuol dire andare in giro in pieno luglio in canottiera ma con una giacca in borsa. Ovviamente l'ambiente interno delle stazioni della metropolitana è caldo che nemmeno una fornace. Il concetto di escursione termica? Beh, sì, l'avevo studiato anni fa ma, che dire, una rinfrescata farà pure bene. Urgh, ho detto "rinfrescata". Ecco, quello mi sa che non ricordo bene cosa significa. Sigh.
- spirito di osservazione: il gioco da attesa della metropolitana è "aguzza la vista e scova il topo". C'è sempre un vincitore. Per dire di quanti topi ci sono sulle rotaie dove corre la metro. Diciamo che ho imparato anche a non farci caso, finchè sono lì sotto. Ho come il sospetto che avrei altre reazioni se li vedessi sul mio stesso livello di strada.
- equilibrio: specie nelle ore di punta la quantità di gente è inverosimile. Quindi bisogna cercare di entrare nella carrozza appiattendosi e facendo perno su punti insoliti del corpo tipo il gomito e la testa, o il tallone e la spalla. Il coefficiente di difficoltà aumenta se avete i tacchi. O anche se cercate di leggere un libro o un giornale - cosa che molti fanno, dato che, per bene che vada, il tragitto dura almeno 20-30 minuti. Io ormai sono piuttosto abile e riesco a leggere anche saggi in lingua spostando il baricentro più volte tra una fermata e l'altra. Dovrebbero fare dei campionati, di questa cosa.
2 commenti:
Si pero va detto che funziona la subway New Yorkese, a differenza di qualsiasi mezzo a Roma. Ti invito a prendere la metro Romana a qualsiasi ora, e' sempre sgradevole!
Da Brooklyn io arrivavo a midtown in 20 minuti- ogni giorno senza casini. A Roma se cerca di arrivare a Prati dal centro ci metto almeno 30 minuti. Non c'e' paragone.
E infatti io parlo della metro di New York!
Nel corso dei miei otto mesi e mezzo a Roma ho sperimentato i mezzi pubblici e il paragone tra le due città è quantomeno impietoso! :)
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